Nell’omelia della Santa Messa per la Festa della Divina Misericordia, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza del perdono e del desiderio di ricevere la misericordia tanto nei discepoli quanto in ogni cuore umano anche al giorno d’oggi. Davanti a un piccolo gruppo di fedeli tra cui medici, infermieri, detenuti e rifugiati giunti alla Chiesa in Santo Spirito in Sassia, il Santo Padre ha sottolineato «è molto difficile essere misericordioso se uno non si accorge di essere misericordiato». Sono tre i doni della misericordia offerti dal Signore: «Gesù offre loro la pace, poi lo Spirito, infine le piaghe». In primo luogo, continua il Papa, «Gesù non porta una pace che toglie i problemi di fuori, ma una pace che infonde fiducia dentro. Non una pace esteriore, ma la pace del cuore».



In secondo luogo invece, i discepoli ricevono lo Spirito che dona la remissione dei peccati: «Il perdono nello Spirito Santo è il dono pasquale per risorgere dentro. Chiediamo la grazia di accoglierlo, di abbracciare il Sacramento del perdono. E di capire che al centro della Confessione non ci siamo noi con i nostri peccati, ma Dio con la sua misericordia». Infine, le “piaghe”: «Ma come può una ferita guarirci? Con la misericordia. In quelle piaghe, come Tommaso, tocchiamo con mano che Dio ci ama fino in fondo, che ha fatto sue le nostre ferite, che ha portato nel suo corpo le nostre fragilità. Le piaghe sono canali aperti tra Lui e noi, che riversano misericordia sulle nostre miserie». Al termine dell’omelia per la Divina Misericordia, Papa Francesco invita tutti a essere misericordiosi perché “misericordiati”: «Gli Atti degli Apostoli raccontano che “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune” (4,32). Non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro. Ed è tanto più sorprendente se pensiamo che quegli stessi discepoli poco prima avevano litigato su premi e onori, su chi fosse il più grande tra di loro (cfr Mc 10,37; Lc 22,24). Ora condividono tutto, hanno “un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32)». (agg. di Niccolò Magnani)



QUI L’OMELIA COMPLETA DELLA SANTA MESSA DI PAPA FRANCESCO

LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA

Appuntamento in diretta con la Santa Messa di Papa Francesco. Non una domenica come le altre quella di oggi, 11 aprile 2021. Il Pontefice – come riferito dalla Sala Stampa Vaticana – torna a celebrare una Messa in forma privata – alle ore 10:30 – all’interno della Chiesa di Santo Spirito in Sassia, nella domenica dedicata alla Divina Misericordia. Una ricorrenza liturgica, quest’ultima. istituita 21 anni fa da San Giovanni Paolo II, e da celebrarsi la seconda Domenica di Pasqua. Una volta ultimata l’Eucaristia, il Papa guiderà poi la recita del Regina Caeli. Anche lo scorso anno, per la Divina Misericordia, il Santo Padre ha celebrato l’Eucaristia, in forma privata, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia che Papa Wojtyla dedicò al culto promosso da Santa Faustina Kowalska. Con il mondo da poche settimane travolto e sconvolto dalla pandemia, Bergoglio ricordò che la misericordia di Dio è “la mano che ci rialza sempre“. Dio non si stanca, ribadì, “di tenderci la mano per rialzarci dalle nostre cadute“.



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Papa Francesco, con quell’intervento, volle rimarcare il rischio – poi rivelatosi purtroppo concreto e tuttora incombente – di “dimenticare chi è rimasto indietro“, nonché il pericolo di essere colpiti dal “virus” dell'”egoismo indifferente” con cui si arriva a selezionare le persone, a mettere da parte i poveri, a sacrificare sull’altare del progresso. “Questa pandemia – aveva detto Francesco in quell’occasione – ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!“. Solo usando misericordia verso chi è più debole, aveva spiegato il Papapapa fr, l’umanità avrà l’opportunità di ricostruire un nuovo mondo. La Santa Messa verrà trasmessa in tv da Vatican Media e in streaming su Vatican News, testata giornalistica on line della stampa ufficiale della Città del Vaticano, con i commenti in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese e araba.