L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER LA PENTECOSTE 2022
Dalle ore 12 Papa Francesco reciterà il Regina Coeli dal balcone di Piazza San Pietro (qui il testo integrale del discorso), chiudendo così i riti della Domenica di Pentecoste 2022: dall’omelia sullo Spirito Santo al rinovo dell’appello di pace in tutto il mondo, il Santo Padre anche se sofferente e in sedia a rotelle non cede di un centimetro davanti all’urgenza di annunciare la pace di Cristo come reale “soluzione” al trionfo del male nel mondo.
«Lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto»: Papa Francesco ha aperto la sua omelia per la Santa Messa di Pentecoste da questo passo del Vangelo di San Giovanni dove il Signore insiste con i suoi discepoli per annunciarli la presenza dello Spirito Santo come «rivelatore dello sguardo di Gesù». Nel cammino della vita, lo Spirito Santo «ci insegna da dove partire, quali vie prendere e come camminare»: in primo luogo, spiega ancora il Pontefice, «Siamo abituati a pensare che l’amore derivi essenzialmente dalla nostra osservanza, bravura e religiosità. Invece lo Spirito ci ricorda che, senza l’amore alla base, tutto il resto è vano. E che questo amore non nasce tanto dalle nostre capacità, ma è dono suo. È lo Spirito d’amore che mette in noi l’amore, è Lui che ci fa sentire amati e ci insegna ad amare. È Lui il “motore” della nostra vita spirituale». Lo Spirito però non è solo “punto di partenza” ma insegna e indica anche quali vie prendere: «Lui, il Consolatore, è spirito di guarigione, è Spirito di risurrezione e può trasformare quelle ferite che ti bruciano dentro […] Lo Spirito, in altre parole, di fronte agli incroci dell’esistenza, ci suggerisce la strada migliore da prendere. Perciò è importante saper discernere la sua voce da quella dello spirito del male». Papa Francesco in chiusura ha sottolineato l’importanza della concretezza dello Spirito Santo: «non è idealista: ci vuole concentrati sul qui e ora, perché il posto dove stiamo e il tempo che viviamo sono i luoghi della grazia. Il luogo della grazia è il luogo concreto di oggi: qui, adesso. Come? Non sono le fantasie che noi possiamo pensare, e lo Spirito Santo ti porta al concreto, sempre. Lo spirito del male, invece, vuole distoglierci dal qui e dall’ora, portarci con la testa altrove: spesso ci àncora al passato: ai rimpianti, alle nostalgie, a quello che la vita non ci ha dato. Oppure ci proietta nel futuro, alimentando timori, paure, illusioni, false speranze». Lo Spirito Santo, conclude il Pontefice, «ci fonda come Chiesa e oggi – terzo e ultimo aspetto – insegna alla Chiesa come camminare».
PENTECOSTE 2022, PAPA FRANCESCO: “LO SPIRITO DI GUARIGIONE”
Papa Francesco non ha celebrato in prima persona la Santa Messa di Pentecoste 2022 in quando ancora sofferente per i dolori all’anca: è rimasto sull’altare in sedia rotelle mentre la celebrazione ufficiale è stata presieduta dal Cardinal Re.
Al momento dell’omelia, il Pontefice è stato trasportato davanti al baldacchino del Bernini – in corrispondenza dell’altare della confessione – per leggere l’omelia preparata per il giorno di Pentecoste. «Il Consolatore è lo Spirito di guarigione, di risurrezione, che può trasformare le ferite che ardono dentro di noi. Ci insegna a non custodire la memoria di tutte quelle persone e situazioni che ci hanno ferito, ma a lasciare che Lui purifichi quei ricordi con la Sua presenza», è uno dei passaggi centrali dell’omelia di Papa Francesco avvenuta pochi minuti fa in San Pietro. Ancora il Santo Padre ricorda come lo Spirito Santo non dice mai «durante il tuo viaggio che tutto va bene. No, ti corregge, ti fa piangere per i tuoi peccati e ti spinge a cambiare, a combattere le tue bugie e i tuoi inganni, anche quando ciò richiede un duro lavoro e sacrificio». A questo link, appena sarà disponibile in forma integrale, si trova l’omelia di Papa Francesco per la Messa di Pentecoste 2022.
IL VIDEOMESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA VEGLIA DI PENTECOSTE
Sta cominciando in Basilica di San Pietro la diretta video streaming e tv (Rai 1 e Tv2000) della Santa Messa di Pentecoste 2022 cui seguirà, dalle 12, la recita del Regina Coeli per la celebrazione della giornata dedicata alla discesa dello Spirito Santo su tutta la Chiesa.
In attesa di ricevere anche la riflessione di Papa Francesco nell’omelia centrale della celebrazione eucaristica, alcuni temi relativi al dono della pace e dello Spirito Santo sono già stati affrontati dal Santo Padre nel videomessaggio diffuso ieri per la veglia ecumenica di Pentecoste organizzata da “Charis International”: in lingua spagnola, il Papa rievoca il brano degli Atti degli Apostoli in cui si fa memoria del dono promesso dello Spirito Santo per la testimonianza cristiana fino agli estremi confini della terra. Questo dono, ha spiegato Francesco, si sarebbe poi rivelato nella storia umana cristiana capace di «trasformare le vite della gente» e che bisogna costantemente invocate per «costruire ciascuno, la pace». Da qui l’appello per le tanti situazioni di guerra nel mondo, a cominciare ovviamente dall’Ucraina: «E di fronte a questo mondo dilaniato e anche timoroso del futuro incerto sorge questa notte la presenza luminosa dello Spirito Santo, che ci dà le forze, che ci dà il coraggio e la determinazione per lavorare instancabilmente per la pace che solo Lui può dare. La pace inizia nelle famiglie, nei rapporti interpersonali, interraziali, nei rapporti tra cristiani e con membri di altre religioni. La pace comincia nell’amore per il nemico, per chi non la pensa come me…. Soli non possiamo, con lo Spirito Santo sì possiamo».
PENTECOSTE 2022, LA SANTA MESSA CON PAPA FRANCESCO: ORARIO E DIRETTA VIDEO
Oggi 5 giugno 2022, dalle ore 10 in Basilica di San Pietro, Papa Francesco celebra la Domenica di Pentecoste con la Santa Messa di Pentecoste 2022: sarà garantita come sempre, oltre alla possibilità di entrare nella Basilica, la diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News: al termine della Celebrazione Eucaristica, il Pontefice dalle ore 12 si affaccerà come di consueto dalla finestra in Piazza San Pietro per la tradizionale recita del Regina Coeli.
«“Verrà il Paraclito, che io manderò dal Padre“ (Gv 15,26). Con queste parole Gesù promette ai discepoli lo Spirito Santo, il dono definitivo, il dono dei doni»: così Papa Francesco un anno fa apriva la Santa Messa di Pentecoste invocando subito la discesa di quello Spirito Santo che rappresenta non solo la “terza parte” della Santissima Trinità ma che, nel suo mistero più radicato, rende viva la promessa di Cristo di rimanere unito al suo popolo per il resto dell’eternità. Qui troverete il libretto per la Santa Messa di Pentecoste 2022, con tutte le letture e il Vangelo che Papa Francesco leggerà dalle ore 10 nella Cattedrale della cristianità.
COS’È LA PENTECOSTE E PERCHÈ SI FESTEGGIA OGGI: LA MESSA DI PAPA FRANCESCO
La Pentecoste rappresenta per il mondo cristiano una delle feste centrali della liturgia, in quanto celebra la solennità della discesa dello Spirito Santo sui discepoli: come riportano i Vangeli, con la solennità di Pentecoste si dà inizio ufficiale alla missione della Chiesa di Gesù nel mondo e nella storia.
«Quando verrà lui – spiega il Cristo nel Vangelo di san Giovanni –, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». In origine, la parola “Pentecoste” indicava in greco il 50esimo giorno, in quanto per l’appunto avveniva 50 giorni dopo la Pasqua. Per il popolo ebraico coincideva con l’inizio della mietitura del grano e i primi frutti: venne poi innestata nella storia ebraica il momento centrale, proprio nella Pentecoste, del dono delle Tavole della Legge del Signore a Mosè. Con l’avvento di Gesù, la Pentecoste ha rappresentato la memoria della discesa dello Spirito Santo sui discepoli 50 giorni dopo la Pasqua (alla fine della settima settimana dopo quella pasquale, ndr). Come raccontano gli Atti degli Apostoli, «Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi». Oggi, con la Messa di Pentecoste 2022 tutto questo viene commemorato.
L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER LA MESSA DI PENTECOSTE DELLO SCORSO ANNO
L’inizio della missione della Chiesa, le prime predicazioni dei Santi Pietro e Paolo e l’origine dell’evangelizzazione del mondo per diffondere il messaggio di salvezza di Gesù: la Pentecoste rappresenta e ricorda tutto questo, come ribadito ancora un anno fa nell’omelia della Santa Messa di Pentecoste da Papa Francesco.
«Spirito Santo, Spirito Paraclito, consola i nostri cuori. Facci missionari della tua consolazione, paracliti di misericordia per il mondo. Avvocato nostro, dolce Suggeritore dell’anima, rendici testimoni dell’oggi di Dio, profeti di unità per la Chiesa e l’umanità, apostoli fondati sulla tua grazia, che tutto crea e tutto rinnova», scriveva il Santo Padre nella sua omelia da San Pietro. Francesco illustrava anche i tre grandi “consigli” che lo Spirito Santo fin dalle origini infonde negli uomini: «Abita il presente»; «Cerca l’insieme» e «Metti Dio prima del tuo Io». Come concludeva ancora Papa Francesco un anno fa, in attesa della Santa Messa di Pentecoste 2022, «La Chiesa non è un’organizzazione umana – è umana, ma non è solo un’organizzazione umana –, la Chiesa è il tempio dello Spirito Santo. Gesù ha portato il fuoco dello Spirito sulla terra e la Chiesa si riforma con l’unzione, la gratuità dell’unzione della grazia, con la forza della preghiera, con la gioia della missione, con la bellezza disarmante della povertà. Mettiamo Dio al primo posto!».