L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER L’APERTURA DEL SINODO
Erano circa 25mila questa mattina in Piazza San Pietro per partecipare alla Santa Messa di inizio Sinodo in Vaticano, tra fedeli, vescovi e cardinali (compresi i 21 appena nominati in Concistoro). Presenti alla celebrazione eucaristica con Bergoglio tutti i 464 partecipanti al Sinodo dei Vescovi, di cui 365 membri e 54 donne per la prima volta con diritto di voto: presenti poi anche i 20 delegati delle Chiese orientali e i due vescovi cinesi di fresca nomina papale.
«Cari fratelli cardinali, confratelli vescovi, sorelle e fratelli, siamo all’apertura dell’Assemblea sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche. Non siamo qui per portare avanti una riunione parlamentare o un piano di riforme. Il Sinodo non è un raduno politico, non è un parlamento, ma una convocazione nello Spirito», ha esordito Papa Francesco durante l’omelia centrale della Santa Messa dedicata a San Francesco d’Assisi. Serve camminare insieme tenendo lo sguardo di Cristo come reale criterio, ha aggiunto il Pontefice davanti alla folta platea in Piazza: il protagonista dell’assemblea sinodale, spiega Francesco, «è lo Spirito Santo che frantuma le nostre aspettative e crea cose nuove».
Richiamando proprio l’insegnamento del Santo Poverello, Francesco ha poi sottolineato in omelia «Il Sinodo serve a ricordarci questo: la nostra Madre Chiesa ha sempre bisogno di purificazione, di essere riparata». «La Chiesa non si faccia dettare l’agenda dal mondo», ha chiarito in più passaggi il Santo Padre, garantendo che la Chiesa Cattolica non possa divenire una mera “dogana” in cui qualcuno possa sentirsi inatteso e non accolto. Secondo Papa Francesco, «Dinanzi alle difficoltà e alle sfide che ci attendono, lo sguardo benedicente e accogliente di Gesù ci impedisce di cadere in alcune tentazioni pericolose: di essere una Chiesa rigida, una dogana, che si arma contro il mondo e guarda all’indietro; di essere una Chiesa tiepida, che si arrende alle mode del mondo; di essere una Chiesa stanca, ripiegata su sé stessa».
SANTA MESSA INIZIO SINODO NEL GIORNO DI SAN FRANCESCO: DIRETTA TV E VIDEO STREAMING
Si apre oggi con la Santa Messa in San Pietro la fase cruciale del Sinodo della Chiesa Cattolica sulla Sinodalità, iniziato nel 2021 e con l’intento di chiudersi il prossimo anno: da oggi 4 ottobre fino al 29 ottobre si tiene infatti la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Appuntamento in diretta tv (su Tv2000) e video streaming sul canale YouTube di Vatican News, la Santa Messa per l’inizio del Sinodo coincide con la festa liturgica dedicata a San Francesco d’Assisi, scelta non casuale per il Pontefice che ha affidato l’intero suo magistero al Santo Poverello Patrono d’Italia e d’Europa. Come già anticipato nel recente Concistoro, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa di inizio Sinodo con i nuovi 21 cardinali appena nominati e con l’intero Collegio Cardinalizio al completo. Qui il libretto ufficiale della Santa Messa in Cappella Papale della Basilica di San Pietro, per seguire passo dopo passo la celebrazione eucaristica con Papa Francesco.
SI APRE IL SINODO DELLA CHIESA IN VATICANO: DATE, TEMPI E CONTENUTI
Lo scorso giugno il Vaticano ha pubblicato il documento “Instrumentum Laboris” in merito alla fase finale del Sinodo della Chiesa: in questa guida per i lavori dell’Assemblea Generale del Sinodo previsto per ottobre 2023 e 2024 sul tema globale della sinodalità, approvata da Papa Francesco, si trovano due due macro-sezioni suddivise in capitoli per definire i temi centrali delle discussioni in seno alle varie Diocesi mondiali. Nella sezione A vengono messe in evidenza l’esperienza di questi due anni e il modo di procedere per diventare sempre più Chiesa sinodale; nella Sezione B – dal titolo Comunione, missione, partecipazione – si evidenziano invece le «tre questioni prioritarie», al centro dei lavori di ottobre 2023, collegate alle tre tematiche principali, ovvero «crescere nella comunione accogliendo tutti, nessuno escluso; riconoscere e valorizzare il contributo di ogni battezzato in vista della missione; identificare strutture e dinamiche di governo attraverso le quali articolare nel tempo partecipazione e autorità in una Chiesa sinodale missionaria».
L’Assemblea del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità, dopo tre settimane di preghiera, riflessione e conversione, approverà un documento di sintesi «che sarà naturalmente pubblico, ma non sarà il documento finale», ha precisato Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e presidente della Commissione per l’Informazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Quella che si apre il 4 ottobre è la prima sessione sinodale e con la seconda e ultima sessione del Sinodo che si terrà nel 2024: solo dopo quest’ultima fase emergerà il documento finale di un lavoro che ha tenuto impegnata la Chiesa cattolica complessivamente 3 anni.
Oltre alla Messa di apertura oggi in Vaticano, saranno trasmesse in diretta streaming nelle prossime settimane anche la prima Congregazione Generale e le Sessioni di apertura di ciascun Modulo. Come invece previsto dalla Costituzione apostolica “Episcopalis communio”, «il frutto di questo discernimento, sarà raccolto nel documento finale che sarà redatto l’anno venturo, al termine delle due Sessioni, e offerto al Santo Padre. Il compito della Prima Sessione è quello di incominciare questo discernimento, che si concluderà nella seconda», conclude Ruffini.
LA PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO PER L’INIZIO DEL SINODO
Serve pregare per il Sinodo che ha per tema la sinodalità: così Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa mondiale per il mese di ottobre all’interno delle intenzioni diffuse dalla Rete Mondiale di preghiera. «La missione è nel cuore della Chiesa», sottolinea il Santo Padre nel video, «e la vocazione missionaria alimenta la dinamica sinodale quando una Chiesa è in Sinodo». Il Papa ai cardinali e a tutti i fedeli dice poi «Vorrei ricordarvi che qui non si conclude nulla, ma che qui continua un cammino ecclesiale. È un cammino che percorriamo, come i discepoli di Emmaus, ascoltando il Signore che viene sempre in mezzo a noi. È il Signore della sorpresa».
È solo attraverso preghiera e discernimento che lo Spirito Santo «ci aiuta a realizzare l”apostolato dell’orecchio‘, cioè ad ascoltare con le orecchie di Dio per poter parlare con la parola di Dio». Occorre dunque, chiarisce Papa Francesco, pregare per l’intera Chiesa affinché «adotti l’ascolto e il dialogo come stile di vita a ogni livello, lasciandosi guidare dalla forza dello Spirito Santo verso le periferie del mondo». Tutti i partecipanti al Sinodo dei vescovi hanno partecipato negli scorsi giorni al ritiro spirituale nella Fraterna Domus di Sacrofano, a pochi chilometri da Roma: «Il Sinodo sarà un cammino di preghiera, di ascolto reciproco, di discernimento, di comunione», ha detto il prefetto Ruffini alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Together” – Raduno del Popolo di Dio e della Veglia di Preghiera ecumenica presieduta da Papa Francesco lo scorso 30 settembre in piazza San Pietro durante il Concistoro.