SANTA MESSA, DIRETTA TV SU RAI 1 E VIDEO STREAMING DA CASCIA

La Santa Messa verrà trasmessa oggi, 30 giugno 2024, su Rai 1, come già avvenuto nelle ultime settimane. Dalla Basilica Santa Maria in Trastevere, in Roma, arriviamo in provincia di Perugia, perché la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha comunicato che la celebrazione si terrà nella Basilica di Santa Rita da Cascia, precisando che, in base al calendario dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, che per la XIII Domenica del Tempo ordinario – Anno B, la Santa Messa verrà commentata da Orazio Colite, mentre resta confermata la regia di Gianni Epifani.



Nessuna novità per quanto riguarda l’orario della Santa Messa, perché il collegamento su Rai 1 partirà alle ore 10:55 e lo darà la trasmissione “A sua immagine“, che inizia prima, alle ore 10:30. Al termine della celebrazione dalla Basilica di Santa Rita da Cascia ci si sposterà a Roma, per l’appuntamento con l’Angelus di Papa Francesco, ma per i fedeli sintonizzati su Rai 1 non cambia nulla, perché verrà trasmesso sempre sul primo canale della tv di Stato dalle ore 12, con il collegamento da Piazza San Pietro, in Vaticano. Oltre alla diretta tv della Santa Messa è disponibile quella video streaming su Rai Play, invece per l’Angelus è disponibile il canale YouTube del Vaticano e Tv2000, anche tramite la sua piattaforma ufficiale.



LETTURE DELLA SANTA MESSA DI OGGI E IL VALORE DELL’UMILTÀ

La Santa Messa trasmessa in tv su Rai 1 oggi si apre con un appello a tutti i popoli a battere le mani e ad acclamare Dio con urla di gioia. Lo riporta l’Antifona indicata nel Messale Liturgico della Cei per la XIII Domenica del Tempio ordinario, da cui si evince che la prima lettura è tratta dal libro della Sapienza (Sap 1,13-15; 2,23-24), mentre l’altra dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2Cor 8,7.9.13-15).

Nella prima si sottolinea che Dio non è creatore di morte, ma di creature che devono portare salvezza, è l’invidia del diavolo ad aver fatto entrare la morte del mondo; nella seconda si evidenzia la grazia di Gesù Cristo, che si è fatto povero per gli uomini, per renderli ricchi tramite la sua povertà, con l’invito all’uguaglianza in modo tale che l’abbondanza risolva l’indigenza di chi ha meno. Per quanto riguarda il Vangelo, la lettura da quello secondo Marco 5,21-43, nel brano si riporta la potenza di Gesù, il valore dell’umiltà e della fede in lui, perché fede e umiltà sono gli unici ingredienti per avvicinarsi al Signore.