Il 22 maggio di ogni anno la Chiesa Cattolica ricorda e festeggia la figura di Santa Rita da Cascia, che ha voluto consacrare la propria vita terrena alla preghiera e a Nostro Signore vivendo all’interno di un monastero eremitano dedicato a Santa Maria Maddalena. Stando e documenti storici arrivati fino ai nostri giorni Santa Rita da Cascia dovrebbe essere nata nella frazione di Roccaporena nel comune di Cascia in un giorno non precisato dell’anno 1381 ed è morta a Cascia il 22 maggio del 1457 (anche se ci sono alcune correnti di pensiero secondo le quali Santa Rita sarebbe invece deceduta nell’anno 1455). Santa Rita nacque in una famiglia benestante e ben presto, com’era consuetudine a quel tempo, venne ben presto indirizzata al matrimonio con delle nozze combinate con un certo Paolo della famiglia Mancini il quale oltre ad essere un Ghibellino era una persona piuttosto irruente e che sovente combatteva in battaglia. Tuttavia Santa Rita ebbe modo di cambiarlo invogliandolo ad abbandonare le armi ed iniziare a lavorare in un mulino. Ebbero due figli ma la loro vita coniugale venne spezzata da un agguato di cui Paolo fu vittima da parte di alcuni assassini che si volevano vendicare di fatti accaduti in passato. Santa Rita si dimostrò misericordiosa perdonando gli assassini e spingendo i figli nel mettere da parte i loro progetti di vendetta. Progetti che peraltro non poterono essere soddisfatti in ragione di una malattia che li uccise entrambi.



Santa Rita da Cascia: la vita monacale

Rimasta sola Rita decise di entrare in monastero ottenendone il permesso soltanto nel 1407 ossia dopo che convinse la famiglia del marito nel mettere da parte i propositi di vendetta. Nella sua vita monacale oltre a pregare e dare supporto a poveri e bisognosi, Santa Rita ricevette in piena fronte una spina della corona di Gesù Cristo (una stimata) che la debilitò enormemente. Ebbe soltanto modo di effettuare quel tanto desiderato viaggio a Roma per assistere alla canonizzazione di Nicola da Tolentino. Miracolosamente soltanto per questo lasso temporale le stigmata sparì per poi ricomparire immediatamente.



Il giorno del 22 maggio di ogni la Chiesa Cristiana oltre a ricordare e festeggiare Santa Rita da Cascia commemora anche San Casto, San Emilio,San Basilisco, Santa Giulia vergine e martire, Santa Quiteria, Sant’Ausonio che è stato il primo vescovo di Angouleme, San Lupo, la beata Umiltà, San Giovanni abate di Parma, Sant’Attone che è stato nel corso della propria vita terrena il vescovo di Pisa, la beata Maria Domenica Brun Barbantini e il beato Mattia de Arima.

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