Ogni anno, il 4 settembre, la Chiesa Cattolica festeggia solennemente Santa Rosalia, la cui venerazione probabilmente non ha eguali, non solo a Palermo, città di cui è Patrona, ma in tutta la Sicilia. Celebre il suo Festino che si tiene in luglio a Palermo, tanto da essere una delle feste religiose della regione a essere ufficialmente riconosciuta come patrimonio immateriale d’Italia, dall’Istituto centrale per la demoetnoantropologia (IDEA).



Santa Rosalia: una nobile che scelte la vita ascetica ispirando molti credenti

Santa Rosalia nacque nella città di Palermo nel XII secolo e la sua era una famiglia di nobili origini: suo padre era il duca Sinibaldo mentre sua madre era Maria Guiscarda, la cugina del normanno Ruggero II. Pare che la fanciulla fosse assai bella e quando arrivò al Palazzo dei Normanni, chiamata a corte da Margherita, regina consorte di Guglielmo I, molti occhi si posarono su di lei, compresi quelli di un certo Baldovino, che in futuro diventerà re di Gerusalemme.



Era un’epoca in cui, grazie alla cacciata degli arabi da parte dei Normanni, il cristianesimo ebbe una grandissima diffusione, con la nascita conseguente di monasteri benedettini e cistercensi. In quest’atmosfera cresce Rosalia, la quale decide di abbandonare una vita di lussi e agi per abbracciare un’esistenza di preghiera e ritirata, all’interno di una grotta sui Monti Suicani, situato nel feudo paterno di Quisquinia.

In seguito si trasferì in una piccola cella presso il Monte Pellegrino, a Palermo, a due passi da una convento benedettino, i cui abitanti furono testimoni della vita ascetica di Rosalia, fatta di preghiere, solitudine e continue mortificazioni.



La fama di santità della fanciulla si diffuse ben presto e molti cittadini salirono sul monte per incontrala: saranno loro stessi a raccoglierne le spoglie alla morte, che sopraggiunse il 4 settembre del 1160, portandole poi nella cattedrale della città.

Le feste e le sagre in onore della “Santuzza” Rosalia

Molte feste si svolgono il 4 settembre in onore di Santa Rosalia, come quella di Bivona nell’Agrigentino, il cui momento clou è la scinnuta del prezioso fercolo con la statua della santa, con la seguente processione tra i fedeli che sventolano fazzoletti bianchi.

A Lentiscosa (Salerno) si svolgono la processione tra inni che cantano la vita della Santa, concerti, fuochi d’artificio e la Sagra della Melanzana.

A Palermo “la Santuzza”, come viene simpaticamente chiamata di siciliani, tanta è la familiarità con questo personaggio, è celebrata il 14 luglio con il Festino di Santa Rosalia (U fistinu, in dialetto) e il 4 settembre con l’acchianata, la vera e propria celebrazione liturgica che prevede la salita notturna dei fedeli al Monte Pellegrino.

Il Patronato di Palermo di Santa Rosalia

Santa Rosalia è Patrona di Palermo, capoluogo siciliano ricco di siti UNESCO, a partire dal Palazzo dei Normanni, l’antica fortezza araba custode della magnifica Cappella Palatina, ricca di mosaici bizantini.
Lungo via Vittorio Emanuele svetta la Cattedrale di Palermo con la sua facciata gotico-catalana, mentre poco più avanti ecco la piazza Quattro Canti incastonata tra quattro palazzi baroccheggianti.
Da non perdere una visita alla chiesa bizantina di Santa Maria dell’Ammiraglio, al Castello della Zisa del XII secolo e al Santuario di Santa Rosalia in cima al Monte Pellegrino.

Gli altri Santi del Giorno

Il 4 settembre, oltre a Santa Rosalia, si celebrano anche altri Santi e Beati, quali San Fiachrach, Santa Sarbile, San Mosè, San Bonifacio I, Beato Nicola Rusca e San Caletrico di Chartres.