Si celebra oggi, mercoledì 4 settembre, Santa Rosalia. Patrona della città di Palermo, viene invocata contro la peste ed è considerata la protettrice degli eremiti e dei religiosi. Nata intorno al 1130, Rosalia de’ Sinibaldi è figlia della contessa Elvira e Ruggero II. Trascorse la sua giovinezza a corte e nel 1149 divenne damigella della regina Sibilla, seconda moglie di Ruggero. Un giorno il conte Baldovino salvò re Ruggero da un animale selvaggio che era in procinto di attaccarlo ed il re volle ricambiare con un dono. Baldovino chiese quindi la giovane Rosalia in sposa. Il giorno precedente alle nozze, Rosalia si stava specchiando quando vide riflessa l’effige di Gesù Cristo. Quindi il giorno seguente si presentò a corte con le trecce tagliate, rifiutando il matrimonio e preferendo abbracciare la fede. All’età di 15 anni, quindi, abbandonò il Palazzo Reale per rifugiarsi in un monastero basiliano del SS. Salvatore a Palermo. Qui però, le continue visite della famiglia e del promesso sposo la resero insofferente e decise così di rifugiarsi presso una grotta nei possedimenti del padre e che aveva visitato da giovanissima, presso Santo Stefano Quisquina. Secondo la tradizione lì vi trascorse 12 anni prima di fuggire. La Regina Margherita di Navarra le consentì in seguito di tornare a Palermo e occupare un’altra grotta, a Monte Pellegrino, dove morì in pace e solitudine, dormendo.



SANTA ROSALIA, PATRONA DI PALERMO

Secondo la storia, santa Rosalia salvò Palermo dalla peste nel 1625 e ne divenne così la Patrona. Tuttavia, il culto della santa Vergine fu attestato a partire dal 1196, ed era diffuso già nel XIII secolo. Particolarmente sentito nel capoluogo siciliano, il culto si rinnova ogni anno il 14 e 15 luglio, quando si ripete annualmente il tradizionale “Festino” che culmina poi nello spettacolo pirotecnico del 14 notte e nella processione in suo onore del giorno seguente. Oggi 4 settembre, invece, si ripete come da tradizione la tradizionale salita a Monte Pellegrino, chiamata l’“acchianata” che culmina con l’arrivo dei fedeli al Santuario dopo un’ora circa di scalata a piedi. Nel giorno di Santa Rosalia, tra devozione e tradizione, a Palermo si rinnova il culto con il rito dell'”acchianata” notturna al santuario della giovane Santa. Anche quest’anno è stato monsignor Corrado Lorefice a celebrare la tradizionale messa all’arrivo dei fedeli, accompagnati anche da un gruppo di ciclisti che ha portato davanti alla teca della patrona della città i propri caschetti di protezione. Santa Rosalia si celebra anche a Bivona e Santo Stefano Quisquina; inoltre un bassorilievo della Santa si trova anche in Repubblica Ceca.

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