Il 10 febbraio di ogni anno, la Chiesa cattolica festeggia Santa Scolastica, la mite sorella gemella di San Benedetto nonché patrona delle suore Benedettine, protettrice delle puerpere, dei bambini affetti da convulsioni e invocata contro fulmini e tempeste. Venerata anche dalla Chiesa anglicana e ortodossa, si sa poco della sua vita. Le uniche informazioni note ci sono pervenute tramite San Gregorio Magno (540-604) e i suoi Dialoghi.
La storia di Santa Scolastica: la vita secondo la Regola del fratello Benedetto
Nata a Norcia nel 480, figlia di Abbondanza Claudia (morta dopo il parto) e di Eutropio, un discendente della gens Anicia, si consacrò a Dio già da fanciulla, facendo voto di castità. Secondo quanto riportato nel secondo volume dei Dialoghi di San Gregorio Magno, a 12 anni compiuti Scolastica e il fratello Benedetto vennero mandati nella capitale per intraprendere gli studi classici, ma entrambi rimasero molto turbati dalla vita dissoluta della città.
Benedetto si ritirò in eremitaggio, mentre la sorella, rimasta unica erede del vasto patrimonio di famiglia, chiese al padre di potersi dedicare alla vita religiosa. Quest’ultimo, nonostante soffrisse la separazione dalla figlia, si ricordò di un voto che fece al Signore dopo la morte della moglie e le accordò il permesso. La ragazza entrò dunque in un monastero vicino Norcia e diversi anni dopo ne fondò un altro a Piumarola (di cui oggi sono rimasti soltanto pochi resti), a 7 km di distanza dall’Abbazia di Montecassino fondata dal fratello. Insieme alle consorelle, Scolastica seguì la Regola di San Benedetto dando origine così al ramo femminile dell’Ordine Benedettino.
Della Santa si conoscono poche vicende agiografiche, aneddoti legati perlopiù a San Benedetto da Norcia e raccontati nei libri di San Gregorio Magno. Un episodio cruciale narra, ad esempio, che i due fratelli, il cui legame era fortissimo, si incontravano una sola volta all’anno in un casolare a metà strada tra i due monasteri (divenuto, in seguito, oggetto di culto per un lungo periodo), scambiandosi esperienze della loro intensa vita spirituale.
L’ultimo incontro avvenne il 6 febbraio del 547. San Gregorio Magno narra che Scolastica chiese al fratello di prolungare di qualche ora il loro colloquio spirituale, invitandolo a trascorrere la notte a parlare di Dio, ma per non infrangere la Regola, Benedetto si oppose. La Santa, per il dispiacere, scoppiò in un pianto disperato e, rivolgendosi al Signore, scatenò un forte temporale che impedì a Benedetto di andare via. Quattro giorni dopo, il 10 febbraio, Scolastica morì. Il fratello vide l’anima della donna salire in Cielo sotto forma di una colomba bianca. Poco dopo morì anche lui e vennero sepolti nella stessa tomba di famiglia. Oggi la Santa riposa insieme al fratello presso la Cattedrale di Montecassino.
Feste e riti in onore di Santa Scolastica
La Chiesa festeggia Santa Scolastica ogni 10 febbraio in tutte le località d’Italia, ma in particolare nella piccola frazione di Villa Garrulo (Teramo) la cerimonia acquisisce una grande importanza. Ogni anno, donne incinte, nubili in età da marito e coppie di giovani coniugi si recano nella chiesetta campestre dedicata alla Santa, per bere l’acqua della fonte miracolosa posta lì vicino, con la speranza di vivere una vita coniugale serena, feconda e di ottenere abbondanza di latte.
Gli altri Santi del giorno
Il 10 febbraio, oltre a Santa Scolastica, si venerano anche San José Sanchez Del Rio martire, San Silvano di Terracina vescovo, Beato Luigi Stepinac vescovo e martire, San Guglielmo di Malavalle eremita, Beata Chiara da Rimini clarissa, Beata Eusebia Palomino Yenes religiosa, Santi Zótico e Amanzio martiri di Roma, Beato Ugo di Fosses abate, Santa Austreberta badessa di Pavilly.