A Storie Italiane la vicenda drammatica di Santa Scorese, uccisa da uno stalker nel lontano 1991 a soli 23 anni. Dopo trent’anni l’assassino, Giuseppe Di Mauro, si è rifatto vivo con la sorella Rosa Maria, stalkerizzandola: “A distanza di 30 anni continuiamo a vivere lo stesso dolore quotidianamente – racconta la vittima a Rai Uno – pensate anche a mamma e papà che ormai hanno una certa età. In queste storie o impazzisci e muori o ne fai un motivo di vita per altre persone. A distanza di 30 anni nonostante ci siano strumenti e mezzi molto più efficaci rispetto a cosa è successo in casa nostra, c’è ancora tanto da fare, bisogna usare gli strumenti in maniera molto più efficace, la sottovalutazione del rischio esiste ancora e va contrastata”.



Sul fatto che lo stalker e assassino di Santa Scorese sia tornato: “Giuseppe Di Mauro non ha mai smesso di perseguitare tutta la famiglia, anche negli anni ’90. Lo abbiamo sempre denunciato, ha contattato persone importanti del mondo della cultura, facendo pubblicare le sue lettere deliranti, ma non esisteva ancora il Codice Rosso, quindi non potevamo agire più di tanto e nessuno poteva proteggerci.



SANTA SCORESE, PARLA LA SORELLA ROSA STALKERIZZATA DA ASSASSINO: ORA AI DOMICILIARI

La sorella di Santa Scorese ha proseguito dicendo: “L’anno scorso è stata recapitata a mia cugina mia omonima una lettera dell’assassino di mia sorella che si rivolgeva a me. In questa lettera mirava a farmi sapere che lui mi aveva seguito in tutti questi anni e cercando una possibile soluzione per contattare un luminare di Harvars capace di riportare in vita Santa attraverso l’ingegneria genetica. Ho denunciato il tutto e poi mi ha bombardata ed ora è sottoposto alle misure cautelari”.



“Prima era in libertà vigilata – ha continuato la sorella di Santa Scorese – poi era stato affidato ad un tutore in famiglia, il fratello, eravamo quindi sempre in stato di angoscia”. Al momento Giuseppe Di Mauro, come spiegato da Eleonora Daniele, si troverebbe agli arresti domiciliari in una RSA. Lo stalker avrebbe inoltre il braccialetto elettronico e il 6 febbraio andrà a processo per le accuse di stalking di Rosa Maria: “Ci sarà anche una nuova perizia psichiatrica – ha detto Rosa Maria – per capire se sia ancora pericoloso e se può sostenere il processo. Il 6 febbraio è anche il compleanno di Santa e l’anniversario della prima aggressione fisica subita”.