Sulla questione Santa Sofia, che il Governo della Turchia ha deciso di trasformare in una moschea, è intervenuto nelle scorse ore anche Matteo Salvini, leader della Lega, che ha abituato gli italiani al suo carattere diretto, che rifugge la retorica e non le manda certo a dire. Ebbene, il numero uno del partito del Carroccio si è recato sotto la sede del consolato turco di Milano per protestare formalmente contro la decisione dell’esecutivo locale; insieme a lui, una cinquantina di persone, molte delle quali reggevano tra le mani alcuni cartelli che riportavano gli slogan “Giù le mani da Santa Sofia”, “Mai la Turchia in Europa” e “Santa Sofia non è una moschea”. Salvini ha quindi dichiarato: “Non è possibile che i patrimoni storici e culturali prima ancora che religiosi della cristianità nel mondo vengano trasformati in moschee. Non è possibile che il fanatismo islamico cancelli secoli di storia, di diritti, di libertà e conquista. E quindi non è possibile che il regime turco possa permettersi di trasformare le chiese in moschee senza che nessuno apra bocca. Siamo vicini alla sofferenza del Santo Padre”.



SANTA SOFIA, MATTEO SALVINI: “ANCHE IL DUOMO SARÀ UNA MOSCHEA?”

Inequivocabilmente adirato per la scelta del Governo turco di trasformare Santa Sofia in una moschea, Matteo Salvini si è prodotto in un’ulteriore riflessione di fronte alle telecamere e ai microfoni dei giornalisti, giunti numerosi sul posto per raccogliere le sue impressioni. “Speriamo che la comunità internazionale reagisca e che l’Unione europea, che sta riempiendo il regime turco di miliardi, reagisca. Anche perché hanno detto che è solo il primo passo. A furia di chinare il capo, tra un po’ ci troviamo una moschea al posto del Duomo. Poi, dopo un attimo di pausa, ha lanciato la frecciata finale: “Personalmente bloccherei qualsiasi tipo di finanziamento nei confronti del regime turco e chiuderei una volta per tutte ogni ipotesi di adesione della Turchia all’Europa. Abbiamo dato più di dieci miliardi di euro a un regime che trasforma le basiliche in moschee e penso che stavolta abbiano esagerato. Dal Governo sento silenzio e da cittadino italiano mi vergogno di questo silenzio”.



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