Tutti gli anni, il 9 agosto la Chiesa ricorda Santa Teresa Benedetta della Croce, all’anagrafe Edith Stein, vergine e martire carmelitana, vittima dell’olocausto, che morì nel 1942 ad Auschwitz dove era stata deportata insieme alla sorella Rosa. È protettrice degli ebrei convertiti e della gioventù, poiché fu tra le prime donne a studiare e insegnare filosofia e si convertì al cristianesimo. Beatificata il primo maggio 1987 da Papa Giovanni Paolo II, venne canonizzata dallo stesso pontefice l’11 ottobre 1998. È Patrona d’Europa.



Santa Teresa Benedetta della Croce: dall’ateismo alla folgorazione della fede grazie a Santa Teresa d’Avila

Santa Teresa Benedetta della Croce nacque in Polonia, a Wroclaw (l’odierna Breslavia) il 12 ottobre 1891 da una famiglia agiata di origini ebraica. La sua vita, spezzata il 9 agosto 1942 nella camera a gas di un campo di concentramento ad Auschwitz è un esempio di virtù e conoscenza fuori dal comune, un percorso accidentato fatto di cambiamenti e consapevolezze illuminanti.



Cresciuta in una famiglia di religione ebraica, a soli 13 anni si professava atea, scriveva di non credere in Dio, per poi scoprirsi devota negli anni successivi fino a prendere i voti nell’ordine delle Carmelitane. Per lei Dio assunse, via via, sembianze sempre più umane e, di conseguenza, ne avvertì la costante presenza in terra, fra gli ultimi, in un crescendo di simbiosi e condivisione.

Ex allieva e successivamente assistente del noto filosofo Edmund Husserl, con la cui supervisione si laureò nel 1917, la giovane Edith conobbe i successi della carriera accademica prima di abbracciare la vita monastica. A farle cambiare vita contribuirono alcuni eventi, fra cui la morte al fronte della prima guerra mondiale di un professore a lei particolarmente caro, un lutto che riuscì ad affrontare e a superare grazie ai germogli di una nuova fede cristiana.



Ad accelerare la sua svolta esistenziale un altro aneddoto, da lei stessa ricordato nelle sue memorie. Nel 1921 era ospite di un’amica che la invitò a scegliere un libro della sua biblioteca, Edith ne prese uno a caso, era la biografia di Santa Teresa d’Avila. La lettura di quel volume non la lasciò indifferente, al contrario confermò la direzione già intrapresa sul cammino della conversione alla cristianità. Scoprì così la sua verità. Ormai non aveva più dubbi sulla strada da prendere.

“Dio basta” fu da allora il suo motto. Il giorno di Capodanno del 1922 ricevette il battesimo, anche se la scelta di farsi cattolica fu motivo di aspri contrasti con la madre, che non accettò mai di buon grado la sua decisione di allontanarsi dalla religione ebraica per abbracciare il credo cristiano. Convertitasi ufficialmente, Edith si impegnò per anni in missioni evangelizzatrici sia in Germania che all’estero prima di essere martirizzata nell’inferno di Auschwitz.

I festeggiamenti per Santa Teresa Benedetta della Croce

Il 9 agosto la parrocchia di Santa Maria del Carmelo, a Santa Marinella, celebra Santa Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire compatrona d’Europa, con celebrazioni culminanti in un triduo di rosario, vespri solenni e adorazione eucaristica. Sempre il 9 agosto si festeggia la santa nella chiesa di Villa Cagnola, a Gazzada Schianno, nel varesotto.

Breslavia è la città natale di Santa Teresa Benedetta della Croce, conosciuta per le sue 12 isole e i 100 ponti che la rendono unica agli occhi dei visitatori. Da vedere il Museo diocesano che custodisce perle d’arte sacrale, il Mercato dei Tessuti e il quartiere di Ostrów Tumski, dove è possibile calarsi nelle atmosfere fiabesche del lampionaio. I più piccoli rimarranno meravigliati dalle statuette degli gnomi (più di 300!) dislocate in tutta la città.

Gli altri Santi del giorno

Il 9 agosto si festeggiano, tra gli altri, anche i Santi Secondiano, Marcelliano e Veriano, i Santi Fermo e Rustico, martiri africani e il Beato Giovanni della Verna.