Il 1 ottobre, si celebra ogni anno la figura di Santa Teresa del Bambin Gesù, anche conosciuta come Santa Teresa di Lisieux, carmelitana francese e copatrona di Francia insieme a Sant’Anna e a Santa Giovanna d’Arco. Sconosciuta ai più, perché morta giovanissima a 25 anni in un monastero di clausura, è venerata in tutto il mondo e la Basilica di Lisieux a lei dedicata è il secondo luogo di pellegrinaggio dopo Lourdes, in Francia. È protettrice dei malati di AIDS, di tubercolosi e delle malattie infettive. Incredibilmente è anche patrona delle missioni, lei che visse reclusa.



Una vita reclusa e un mondo interiore scoperto solo alla morte

Marie-Françoise Thérèse Martin nasce nel 1873 in un piccolo paese della Francia, Alençon, in una famiglia molto numerosa e devota.
La piccola Teresa diventa orfana di madre alla tenera età di 4 anni e riceve una chiara e precisa educazione cristiana, tanto che, ancora adolescente, si sente spinta dalla vocazione e chiede a suo padre di poter entrare a far parte dell’Ordine delle Carmelitane e iniziare a vivere in convento.



All’inizio la sua richiesta fu rifiutata poiché era troppo giovane, così, durante un pellegrinaggio a Roma, Teresa ebbe l’occasione di chiedere direttamente al Papa il permesso di poter prendere i voti.
In questo modo nel 1890, a soli diciassette anni, Teresa entrò in convento e prese i voti con il nome di Teresa del Bambin Gesù.

In realtà l’ambiente che si trovò a dover condividere non era quello che si aspettava, la vita in convento era ricca di difficoltà, cattiverie e, spesso, maltrattamenti, di certo non permeato dallo spirito di devozione e carità che sentiva nella sua anima.
Nonostante tutto, sopporta molteplici sofferenze per continuare il suo percorso di devozione verso Dio, accettando con serenità e con il sorriso ogni prova che le si pone davanti. A causa della sua salute delicata si ammalò dopo poco tempo di tubercolosi e morì nel 1897.



Santa Teresa del Bambin Gesù lasciò un’immensa eredità alla sua morte: moltissimi scritti, tra cui opere teatrali, poesie preghiere e soprattutto una raccolta di testi dal titolo “Storia di un’anima”, che ha ispirato moltitudini di credenti e profondamente colpito anche molti non credenti.
Alla santa sono stati attribuiti numerosi miracoli, come la guarigione improvvisa della priora e il salvataggio del convento delle Carmelitane di Gallipoli.
Fu canonizzata da Pio XI nel 1925, che la chiamava la “stella del suo pontificato” e nel 1997, per il centenario dalla morte, Giovanni Paolo II l’ha proclamata Dottore della Chiesa.

Il culto e i festeggiamenti per Santa Teresa del Bambin Gesù

La figura di Santa Teresa del Bambin Gesù è molto amata in diverse città d’Europa, tra cui Lisieux, il paese in cui la Santa visse e morì, diventato oggi un celebre luogo di pellegrinaggio.
Lisieux è un comune francese con più di 22 mila abitanti, nel dipartimento del Calvados nella regione della Normandia.
Ha origini antichissime, che risalgono a più di 2 mila anni fa, ed è possibile ancora oggi vedere i segni delle varie popolazioni che si sono alternate nel tempo, dai romani ai pirati scandinavi.

Nei secoli il culto di Santa Teresa si è sviluppato sempre più e nel 1937 è stata inaugurata la basilica neo-bizantina a lei dedicata da monsignor Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII. Ogni anno, presso il Santuario di Lisieux viene organizzato un fitto programma di eventi, che dura una settimana, per celebrare la figura di Santa Teresa.
Si inizia la sera del 24 settembre con la lettura di alcuni passi teatrali in cui vengono rappresentati piccoli momenti della vita delle sorelle Martin. Nei giorni successivi vengono celebrate diverse messe solenni ed è previsto un tour della Basilica per ammirare questo luogo sacro.

Gli altri Santi del giorno

Il 1 ottobre si celebrano anche San Romano il Melode, confessore; Beato Luigi Monti, religioso; San Bavone di Gand, eremita; Beato Alvaro Sanjuan Canet, sacerdote salesiano e martire; Beato Antonio Rewera, sacerdote e martire; San Vasnulfo (Vasnolfo), monaco, e San Nicezio di Treviri, vescovo.