Nel calendario romano cristiano, il giorno 9 luglio di tutti gli anni viene ricordata Santa Veronica Giuliani, al secolo Orsola. È stata una badessa italiana e soprattutto una mistica vissuta nel corso della seconda metà del Seicento e della prima metà del Settecento. Ricevette numerose rivelazioni e le Stimmate. Entrò in convento a 17 anni e sempre lì vi morì il 9 luglio 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa.
Alla sua morte venne eseguita l’autopsia: si dice che il suo cuore fosse trafitto da parte a parte. Dopo aver ricevuto le piaghe della Passione di Cristo, infatti, come narra lei stessa nel suo diario, “piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti”. È patrona degli sportivi della scherma.
La vita di Santa Veronica Giuliani
Santa Veronica Giuliani è nata a Mercatello sul Metauro, che all’epoca era una piccola cittadina facente parte dell’allora Ducato di Urbino. La sua era una famiglia molto numerosa, composta dai genitori, Francesco e Benedetta, e da sette figlie. Orsola e altre due sorelle decisero di intraprendere una vita monastica. Da sottolineare che per loro l’infanzia fu subito difficile perché quando Orsola aveva soltanto 7 anni, morì la madre. Nel 1677 Santa Veronica entrò nell’ordine delle Clarisse cappuccine e, in particolare, nel monastero che era ubicato nella città di Castello. Sarà proprio in questo territorio e in questo monastero che vivrà per tutto il resto della sua vita. La scelta di cambiarle il nome da Orsola a Veronica fu deciso dal vescovo del luogo, il quale volle ricordare in questo modo la Passione di Gesù.
Il suo impegno e la sua fede furono incrollabili, tant’è che nel 1716 venne nominata badessa. Il suo direttore spirituale le disse di scrivere tutto ciò che le accadeva e che pensava, proprio per gli eventi straordinari che la vedevano protagonista: se oggi abbiamo tante informazioni, è dovuto ai suoi diari, denominati il Tesoro Nascosto: una raccolta di 10 volumi, scritti tra il 1825 e il 1928, e pubblicata dopo la sua morte.
In questo importante documento la Santa parla soprattutto della sua esperienza mistica e racconta nel dettaglio le emozioni e tutto quello che ha vissuto fino alla ricezione delle cinque Stimmate. Ebbe poi delle esperienze con Satana in persona e con altri demoni, riuscendo sempre a mostrare una fede incrollabile nel Signore. Santa Veronica parla anche della presenza di due angeli custodi, con cui aveva un dialogo quotidiano e dei rapporti con la Vergine Maria. Aveva la visione delle anime e di tutto quello che comportava l’essere all’inferno che peraltro viene raccontato come un’entità suddivisa in sette livelli. La Chiesa Cattolica ha riconosciuto ufficialmente che Santa Veronica Giuliani è stata portatrice delle Stimmate dall’aprile del 1697 fino al giorno della sua morte.
Gli altri Santi del giorno
Il giorno del 9 luglio di ogni anno non solo viene riportata dal calendario romano la figura di Santa Veronica Giuliana, ma anche di altri importanti personaggi religiosi tra cui Sant’Agostino Zhao Rong, San Pietro Sans i Jordà, la Beata Giovanna Scopelli, il Beato Adriano Fortescue, San Nicola Pieck, la Beata Marianna di Santa Melania de Guilherme e Margherita degli Angeli de Rocher e San Gregorio Maria Grassi.