Il 5 febbraio di ogni anno, secondo quanto previsto dal calendario romano, si ricorda e festeggia la figura di Sant’Agata che è stata una cristiana sottoposta alle terribili persecuzioni volute dall’imperatore romano Decio, nel corso del III secolo, diventando così una delle martiri più venerate di tutta l’antichità cristiana.



Sant’Agata: una martire giovanissima, ma dalla grande fede

Secondo la tradizione, Sant’Agata è nata a Catania tra il 229 e il 235 dopo Cristo. La sua morte è avvenuta il giorno del 5 febbraio dell’anno 251 proprio quando l’imperatore Decio stava portando avanti delle pesanti persecuzioni nella città di Catania, in particolare. Venne condannata a morte in quanto non rinnegò la sua fede e, anzi, si dimostrò incrollabile anche dinanzi ai ripetuti tentativi dei suoi carnefici.



Non si conosce tantissimo sulla vita di Sant’Agata, anche in ragione del periodo storico in cui è vissuta, ma ci sono alcune testimonianze che permettono almeno di tracciarne la personalità. Che già all’epoca nella città di Catania ci fosse una folta comunità cristiana è confermato da alcuni testi. In particolare nell’anno 1730 è stata ritrovata una scrittura o per meglio dire un’iscrizione, risalente proprio al III secolo dopo Cristo,  nella quale si parla della sepoltura di una bambina per volere dei genitori.

Le modalità con cui è stata effettuata la sepoltura sono marcatamente cristiane. Probabilmente anche quanto successo a Sant’Agata ha fatto in modo che ci fosse un’importante apertura da parte della popolazione nei confronti della religione cristiana. C’è poi anche una seconda dicitura che però è stata rinvenuta sull’isola di Ustica, sempre risalente al III secolo, e nella quale invece si parla di una certa Lucifera che sarebbe morta lo stesso giorno in cui è stata uccisa Sant’Agata. Ci sono state in passato diverse controversie circa le origini di Sant’Agata. Alcuni studiosi affermano che la santa probabilmente fosse nata a Palermo mentre altri evidenziano nella cittadina di Galermo, ubicata nei pressi di Catania.



Catania e Sant’Agata: la più grande festa religiosa in Italia

La città di Catania ha antichissimi origini. Si estende in Sicilia, ai piedi dell’Etna, e conta circa 300.000 abitanti. Secondo la tradizione è stata fondata nell’anno 729 dai Greci calcidesi che arrivavano dalla città di Naxos. Catania è una delle città dal più elevato patrimonio storico e culturale che peraltro si può apprezzare in ogni suo angolo. Ci sono tante mete da inserire nel proprio viaggio in terra siciliana, a partire dal bellissimo Duomo con antistante la Fontana dell’elefante che è anche il simbolo della città. Rientra nel circuito delle città tardo barocche della Val di Noto, bene protetto dall’Unesco dal 2002. Tra le sue bellezze più iconografiche c’è l’Anfiteatro romano che si trova nel cuore di Catania, la chiesa di San Biagio, il santuario di Santa Maria dell’Aiuto Santa Casa, la Porta Ferdinandea e tanti altri edifici dallo straordinario impatto artistico.

Tutti gli anni si svolgono le celebrazioni per ricordare Sant’Agata e solitamente si svolgono dal 3 al 5 febbraio con numerose processioni, le famose candelore e un mix di folklore e religiosità: più di un milione di persone vi partecipano solitamente, tra fedeli, curiosi e turisti, rendendola una delle feste religiose più importanti del nostro Paese. Oltre ad essere patrona della città, Sant’Agata lo è anche di San Marino e Malta.

Gli altri Santi del giorno

Il 5 febbraio la Chiesa Cattolica ricorda anche Sant’Avito che è stato vescovo della città di Vienna, San Genuino, storico primo vescovo della città di Bressanone, San Saba, la Beata Francesca Meziere, la Beata Elisabetta Canori Mora, San Gesù Mendez e San Luca abate.