Sant’Agnese si celebra come ogni anno il 21 gennaio. La Beata viene considerata la patrona de L’Aquila, capoluogo abruzzese. Nel monastero dedicato a questa religiosa vi è una solenne messa in cui vengono ricordate le virtù cristiane della donna. In quest’occasione, parecchi visitatori si ritirano nell’abbazia in preghiera al cospetto del simulacro di Sant’Agnese. Nel corso dei festeggiamenti di questa martire, all’Aquila viene organizzata una sfida di maldicenze tra vari gruppi di cittadini. Inoltre, vi è anche lo storico Palio, la caratteristica corsa dei cavalli, che risale al lontano 1294.



Durante queste celebrazioni civili, è allestita anche la Tombola agnesina, che contiene ben 99 tasselli che rappresentano in maniera grottesca personaggi della politica e dell’antica nobiltà. L’Aquila, inoltre, nei giorni dei festeggiamenti di Sant’Agnese, ospita numerosi stand gastronomici, in cui gli abitanti della città, ma anche i turisti, hanno la possibilità di mangiare la zuppa di lenticchie e patate e il celebre torrone.



Sant’Agnese, la vita della Beata

Sant’Agnese nasce a Roma intorno al 93 dopo Cristo. La giovane fin da bambina capisce di sentire nella sua anima una grande fede in Cristo. Questo la porta a compiere, ancora giovane, una scelta radicale che cambierà per sempre la sua vita. Agnese quindi decide di compiere voto di castità a Gesù. Ad un certo punto, il figlio del Prefetto di Roma incontra la ragazza. Colpito dalla bellezza della fanciulla, si innamora perdutamente di lei. Agnese però non ricambia i sentimenti del ragazzo. Per questa ragione, il Prefetto impone alla donna di ritirarsi in clausura tra le vestali. La giovane si rifiuta di obbedire e quindi viene fatta prigioniera all’interno di un luogo di prostituzione. In questo postribolo, nessun cliente osa toccare Agnese. Solamente un uomo si avvicina a lei. Quest’ultimo è cieco, ma grazie all’intercessione della Santa ritorna a vedere. Agnese viene quindi accusata di magia.



A causa di ciò, la donna è condannata a morire tra le fiamme. Non appena la ragazza viene messa sul rogo, il fuoco sembra schivare il suo corpo, la cui nudità viene ricoperta dai capelli della giovane che incominciano a crescere. A questo punto, la donna viene trafitta da un colpo di spada alla gola. Questo spiega perché Agnese venga rappresentata sempre con un agnello in mano, in quanto questo animale in genere subisce la stessa sorte della ragazza. Agense allora muore il 21 Gennaio del 305 e la sua festa ricade sempre annualmente nel giorno della sua scomparsa. Le spoglie della religiosa riposano nelle Catacombe di Roma.

L’Aquila dove è patrona

L’Aquila è quindi il capoluogo dell’Abruzzo ed ha quasi 70 mila abitanti. Tra i posti da visitare spicca in primo luogo la Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio. Una delle parti più belle del Duomo aquilano è la bianca facciata, con le imponenti torri sulle quali compaiono due meridiane. Altre architetture da vedere sono il Palazzo Ardinghelli e il Castello. Il primo edificio ospita da quest’anno il MAXXI, che è il celebre museo delle arti. Il Castello invece risale al Cinquecento ed è stato per molti anni la fortezza che ha ospitato numerosi governatori spagnoli. L’Aquila poi è famosa per le sue meravigliose aree naturali, come la piana di Parco Imperatore e il Parco del Sole.

Gli altri Beati di oggi

Il 21 gennaio è anche la festa di Sant’Epifanio di Pavia, San Publio di Malta, San Patroclo di Troyes e San Fruttuoso. I Beati di questo giorno sono invece Giuseppa Maria di Sant’Agnese e Tommaso Green.

Video, la vita per immagini e racconti