Il giorno 15 novembre viene festeggiata la ricorrenza di Sant’Alberto Magno, vescovo dominicano. Molto venerato specialmente in Italia, Francia e Germania, dal 10 al 15 novembre viene festeggiato nel comune di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, mentre ogni anno il 15 stesso il parroco della parrocchia di Sant’Alberto a Roma indice una processione in suo onore. Una processione annuale viene indetta anche presso la parrocchia di Sant’Andrea a Colonia, chiesa nella quale riposa la sua salma.
Sempre il 15 novembre cade la ricorrenza di San Leopoldo III il Pio, margravio d’Austria e figura molto vicina al re Enrico IV di Francia prima e a suo figlio Enrico V, al fianco del quale scese in battaglia durante la campagna militare contro gli Ungari nel 1108 e nelle campagne succedutesi nei successivi 15 anni. Negli anni, grazie al potere e ai possedimenti territoriali accumulati, avviò un processo di rinnovamento delle strutture ecclesiastiche, rendendo pubbliche svariate strutture clericali e prendendone il baliato, salvo poi cederlo negli ultimi anni di vita.
Sant’Alberto Martire, la sua vita
Sant’Alberto Magno di Bollstädt nacque nella città di Lauingen nel 1206. Iniziò molto giovane gli studi artistici presso l’università di Padova, per poi virare sulla teologia a Colonia dopo essere stato introdotto all’Ordine dei frati predicatori di San Domenico da Giordano di Sassonia nel 1223. Inizialmente in difficoltà con gli studi teologici, trovò nella Madonna la motivazione per continuare, diventando erudito in qualsiasi ramo culturale al tempo conosciuto, tanto da guadagnarsi il titolo di Dottore universale e da insegnare teologia in Italia, Francia e Germania, per poi essere consacrato vescovo di Ratisbona nel 1260. La stessa profetizzò allo studioso che, in veneranda età, avrebbe perduto la memoria, cosa che effettivamente accadde. Grande merito fu quello di introdurre alla comunità scientifica Occidentale i testi di Aristotele.
Personalità di grande impatto, fu ricordato e amato per secoli a venire, tanto da venire citato nella Divina Commedia di Dante Alighieri, dove fu posto insieme all’allievo Tommaso d’Aquino tra gli Spiriti Sapienti. Nello Studio Dominicano di Colonia, in Germania, da egli costituito, ebbe tra i suoi discepoli San Tommaso d’Aquino, di cui riconobbe immediatamente l’importanza, profetizzandogli un luminoso futuro e dandogli la spinta iniziale verso lo studio dei trattati filosofici-teologici. Nel 1931 papa Pio XI lo canonizzò come Santo, dichiarandolo Santo Protettore degli scienziati.
Si celebra anche San Giuseppe Pignatelli
Il 15 novembre si ricorda anche San Giuseppe Pignatelli, nato a Saragozza nel 1737 e appartenente alla Compagnia di Gesù, che si distinse per le amorevoli cure che dispensò anche quando il Papa ordinò l’estinzione della compagnia dei gesuiti, portando tutti i membri della compagnia all’emarginazione. Di salute cagionevole fin dalla giovane età, si dedicò alla cura dei poveri e gli ammalati e alla coesione dei gesuiti prima e dopo l’abolizione della compagnia da parte del Papa ,fino alla sua morte nel 1811.