Oggi, 26 agosto, ricorre la festa del patrono di Bergamo Sant’Alessandro. Oltre al bergamasco Alessandro, si celebra oggi anche l’omonimo santo originario di Brescia, il quale frequentò San Lazzaro e San Massimino in Provenza, regione in cui il due evangelizzatori svolsero la propria opera. San’Alessandro da Brescia rientrò quindi nella città natale ove subì martirio e dove oggi si trova una importante chiesa a lui dedicata. Le reliquie del santo bresciano furono traslate in Francia nei secoli successivi alla morte. I due Santi Alessandro sono spesso confusi tra loro, ma son personaggi storici ben distinti e vissuti in due contesti del tutto differenti, nonostante siano praticamente coevi (per il santo bresciano vale la testimonianza degli incontri coi Santi Lazzaro e Massimino di Aix-en-Provence.
Particolarmente sentita a Bergamo la Fiera di Sant’Alessandro, il giorno 26 agosto, di matrice contadina, in cui, in un’area espositiva di 13mila metri quadrati viene organizzato un incontro dedicato a zootecnia, agricoltura, equitazione e altro. Naturalmente, oltre all’occasione laica e contadina, non mancano nella città orobica momenti liturgici e celebrativi del Santo martire, con eventi musicali incontri, degustazioni e allestimenti di bancarelle e stand, con incontri che portano i visitatori fino alla meravigliosa Città Alta, vero gioiello architettonico della Città dei Mille. Nella trentina Riva del Garda la sagra di Sant’Alessandro si sviluppa addirittura su più giorni, in genere dal 20 al 26 di agosto abbinata alla successiva Notte di Fiaba (settimana a tema variabile che coincide, l’ultimo sabato o domenica di agosto) con giochi pirotecnici tra i più significativi dell’intero Lago di Garda: entrambi gli eventi, saldati insieme, danno all’ultima decade di agosto un apprezzato clima di festa ai numerosi turisti (soprattutto stranieri) presenti sul territorio.
Sant’Alessandro, la vita
Sant’Alessandro visse tra il III e il IV secolo e finì la sua vita nel nord dell’Italia dopo alcune vicissitudini che ne confermarono la santità. Alessandro era comandate di centuria della legione romana Tebea, la quale venne impiegata, nel rientro in Occidente dopo una guerra in Tebaide (Egitto), per la ricerca e la persecuzione dei cristiani nel Vallese. Alessandro convince i compagni al rifiuto, scappa a Milano, viene incarcerato e si rifugia a Como grazie all’aiuto di san Fedele. La legione tuttavia subisce la decimazione ad Agaunum (oggi Saint Moritz, dal nome di San Maurizio, comandante della medesima legione Tebea), cioè all’uccisione di un uomo su dieci per le truppe che avevano operato l’osteggiata scelta di abbracciare il cristianesimo. Alessandro passa quindi a Fara Gera d’Adda e Capriate insieme a Severino, cassio, Secondo e Licinio; infine il soldato ripara a Bergamo dove opera la conversione di molti cittadini e predica il Vangelo: sarà da attribuire a lui la conversione dei Martiri Rustico e Fermo. Il 26 agosto 303 Alessandro verrà decapitato a Bergamo dopo essere stato scoperto e catturato dai Romani, nonostante avesse avuto aiuto e copertura del principe locale Crotacio: il momento sarà particolarmente significativo perché al boia si continuava a irrigidire il braccio, segno della volontà divina di ostacolare l’esecranda esecuzione. Oggi sul luogo del martirio possiamo trovare la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna. Il nome deriva dal greco ‘protettore di uomini’ e rimanda chiaramente ad Alessandro il Grande.
Tutti gli altri Beati di oggi
Oltre a Sant’Alessandro, il 26 agosto si celebrano il martire Sant’Anastasio di Salona, i vescovi San Gelasio di Poitiers e Sant’Eleuterio di Auxerre, San Guniforto, martire venerato a Pavia, Santa Giovanna Elisabetta Bichier des Ages, la Madonna di Czestochowa, San Martirio e San Melchisedech, re di Salem. Sono celebrati infine anche la Beata Lorenza di Leukadia, Harasymiv, vergine e martire e i martiri San Massimiliano di Roma e San Secondo.