Sant’Alfonso Maria de’ Liguori si celebra come ogni anno il 1° agosto. Il principale santuario dedicato alla figura del Beato si trova a Pagani, in provincia di Salerno. Si tratta di una basilica che venne costruita proprio su idea dello stesso Sant’Alfonso che ne affidò il progetto a un importante architetto dell’epoca. La sua costruzione venne iniziata nel 1756 ma solo completata circa 70 anni più tardi in ragione di tante problematiche e interruzioni dovute alle più disparate vicende. Sant’Alfonso è patrono del Regno delle Due Sicilie e della Arcidiocesi di Agrigento che comprende diverse città tra cui la stessa Agrigento, Licata, Canicattì, Sciacca, Porto Empedocle, Aragona e tante altre.



Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la vita del Beato

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è nato a Napoli il 27 settembre 1696 viene ricordato per essere stato un compositore italiano e un vescovo cattolico che si è particolarmente contraddistinto per la sua indole caritatevole e per aver fondato la congregazione del Santissimo Redentore. È stato beatificato nel 1816 per poi essere proclamato Santo da papa Gregorio XVI nell’anno Domini 1839. Essendo vissuto nel corso del Seicento, ci sono tanti documenti che fanno riferimento alla sua vita. In particolare è nato in una famiglia composta da ben 8 figli di cui lui era il primogenito. La sua era una famiglia in realtà originale dell’attuale regione Puglia, benestante perché marchesi. Suo padre era un importante personaggio dell’epoca, un nobile cavaliere del Seggio di Portanova e questo ha permesso durante già i primi anni dell’infanzia a Sant’Alfonso di essere istruito da un grande artista dell’epoca come il pittore Francesco Solimena. Il suo percorso è stato caratterizzato da tanti anni di studio iniziati addirittura a soli 12 anni con la relativa iscrizione alla storica università del capoluogo partenopeo. A conferma delle sue straordinarie capacità e delle sue conoscenze, Sant’Alfonso soli dopo 4 anni, a 16 anni appena compiuti, divenne dottore in Giurisprudenza iniziando a professare l’attività. Riesce a fare velocemente carriera perché dopo soli 5 anni da quando era diventato avvocato venne nominato giudice del Regio Portulano di Napoli. Contemporaneamente Sant’Alfonso già in questo periodo e nei suoi primi anni di vita era un cristiano molto devoto che frequentava costantemente la chiesa dei Girolamini con la voglia di dare supporto a quanti soffrivano, in particolare occupandosi delle visite dei malati, di quello che all’epoca era il più grande e conosciuto ospedale di Napoli di tutta la zona del Sud. Un anno significativo per la vita di Sant’Alfonso è il 1723 quando in ragione di una dura sconfitta dal punto di vista professionale, trovo la spinta necessaria per lasciare tutto e dedicare la sua vita alla chiesa. Il 17 dicembre il 1726 fu ordinato sacerdote nonostante i forti contrasti con suo padre che era molto contrario a questo genere di scelta che aveva fatto. Per via di un compromesso fatto con il padre, non ebbe la possibilità di entrare a far parte della congregazione dell’oratorio di San Filippo Neri ma divenne comunque un sacerdote diocesano che aveva praticamente residenza nella stessa zona dove abitavano i suoi genitori.



L’apprezzamento del popolo

L’attività oratoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori venne subito apprezzata dal popolo grazie a un’attività costante sul territorio che lo vedeva spiegare il Vangelo a tutti e per strada non solo in chiesa. Queste grandi riunioni che avvenivano in luoghi meno consueti per il rito religioso vennero prima contrastati dalle autorità in seguito approvate, in particolar modo dal Cardinale Francesco Maria Pignatelli. Negli anni successivi per dare supporto alla chiesa che stava perdendo molti devoti per quanto accaduto nel terremoto del 1731 che aveva colpito gran parte della Puglia, decise di andare a predicare su altri territori ed in particolare nel moderno Abruzzo facendosi apprezzare e diventando protagonista di un episodio che ancora oggi viene ricordato nella sua raffigurazione. Infatti improvvisamente mentre stava spiegando ai credenti il Vangelo e dare loro supporto in una particolare fase della loro esistenza sarebbe stato visto lievitare da terra ed essere avvolto da una fascio di luce. Tutto questo sarebbe avvenuto davanti agli occhi di una folla nutrita che era accorsa per ascoltare le sue parole. Nel 1732 lasciò Napoli per andare a vivere in provincia di Salerno nella cittadina di Scala dove fondò la congregazione del Santissimo Redentore poi approvata nel 1749 da papa Benedetto XIV. In questi anni ebbe modo di approfondire alcune questioni teologiche e di scrivere molte opere che facevano riferimento a questioni morali, dogmatiche, ma anche apologetiche. Molti anni più tardi grazie agli apprezzamenti per la sua attività religiosa, nel 1762 Papa Clemente XIII lo nomino vescovo seppur lui era fortemente contrario. Fu nominato vescovo dell’allora diocesi di Sant’Agata dei Goti nell’attuale provincia di Benevento, in Campania. Morì il primo agosto del 1787 nella sua casa nei pressi dell’attuale Nocera.



Gli altri Beati di oggi

Il giorno dell’1 agosto di ogni anno, oltre alla figura di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori si ricordano anche altri personaggi che si sono contraddistinti nella loro vita terrena come San Secondino, Sant’Esuperio, Beato Tommaso Welbourne, San Felice martire, San Severo sacerdote, e San Pietro Favre.

Il video della storia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori