Oggi, 7 dicembre, si celebra Sant’Ambrogio a Milano e in molti comuni della Lombardia. Del resto il Santo ricordato dalla Chiesa in queste ore è il patrono del capoluogo lombardo, e come da tradizione, il giorno del massimo rappresentante cittadino ci si ferma. Sarà un Sant’Ambrogio purtroppo “light” nel cuore della Lombardia, con i tradizionali mercatini degli “oh bej oh bej” che quest’anno sono stati annullati causa misure restrittive anti-covid. Stesso discorso per un altro grande evento meneghino legato al 7 dicembre, ovvero, la Prima della Scala, la riapertura del teatro più famoso al mondo con l’inaugurazione della nuova stagione della lirica. Oggi doveva andare in scena la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, che è stata però annullata per lasciare spazio ad uno spettacolo di musica e danza senza pubblico in sala, ma con una diretta televisiva di tre ore su Rai 1 e Radio 3, a partire dalle ore 17:00. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SANT’AMBROGIO, VIDEO, IL 7 DICEMBRE SI CELEBRA IL PATRONO DI MILANO

Il 7 dicembre è la data che la chiesa cattolica dedica alla celebrazione di Sant’Ambrogio, uno dei quattro dottori della cristianità nonché Santo protettore della città di Milano. Ambrogio, il cui nome completo è Aurelio Ambrogio, è stato un teologo, un vescovo ma anche un altro funzionario ed ha rappresentato uno dei primi esempi di politico illuminato, precursore dei tempi. Oltre ad essere patrono di Milano, Sant’Ambrogio viene considerato anche considerato il protettore delle api perché con questo laborioso insetto condivide il senso del lavoro infaticabile e quello di comunità. Inoltre nell’iconografia più classica, Ambrogio viene sempre rappresentato con un gabbiano: questo particolare lo ha reso il protettore delle aziende startup, grazie a questo volatile che rappresenta appunto la libertà e la volontà di superare qualsiasi ostacolo per la propria sopravvivenza.



Sant’Ambrogio, la vita del Beato

La storia di Sant’Ambrogio inizia nel 339 circa nella località di Augusta Treverorum che faceva parte dei territori della Gallia: qui il Santo nasce in una famiglia di nobili di antica generazione. Il padre è stato inviato in queste terre per ricoprire la carica di prefetto e porta con sé tutta la famiglia, già da alcune generazioni convertita alla fede cristiana. L’uomo scompare però in modo prematuro e Ambrogio viene inviato a Roma dove studia nelle migliori scuole amministrative, visto che il suo destino è proprio quello di ricoprire una carica pubblica. Il suo primo incarico è a Sirmio, nell’avvocatura della città, ma dopo cinque anni nel 370 viene trasferito a Milano, alla corte di Valentiniano I, dove si distingue per le sue capacità di funzionario ma soprattutto per riuscire a gestire i contrasti fra i cattolici e i pagani. Mel 374 il vescovo di Milano muore e in città si diffonde un certo nervosismo con scontri fra le due fazioni. Ambrogio si reca quindi in chiesa per cercare l’ispirazione per una giusta soluzione e qui la folla lo acclama come nuovo vescovo: l’uomo prova a far desistere l’attenzione del popolo, poiché non si sente pronto per ricoprire questa carica, ma quando interviene anche l’imperatore, Ambrogio deve mettere da parte tutte le sue titubanze.



Il 7 dicembre del 374, dopo aver ricevuto il battesimo, Ambrogio diviene vescovo di Milano. Fin da subito prende molto sul serio il suo incarico e inizia a studiare i testi sacri per essere pronto ai suoi compiti. La sua prima scelta è quella di abbracciare una vita ascetica e per questo dona ai bisognosi tutti i suoi averi e vive un’esistenza molto frugale. Poi si dedica alla protezione del popolo milanese e non esita ad alienare anche i beni della chiesa per riuscire a riscattare alcuni prigionieri cristiani. Ambrogio è stato anche molto attivo dal punto di vista della politica ecclesiastica, portando avanti la lotta all’eriesia e prefiggendosi di convertire gli ariani al cristianesimo. È stato anche autore di numerosi opere teologiche e d alcune importanti riforme come quelle nell’ambito del canto sacro. Nel 394, dopo un breve periodo a Firenze in quanto allontanato da Milano a causa dell’aspra lotta di potere fra l’imperatore e l’usurpatore Eugenio, rientra in città ed è qui che muore nel 397. Per sua stessa volontà le sue spoglie sono state conservate nella basilica di Milano.

Gli altri Santi di oggi

Oltre a Sant’Ambrogio, sicuramente uno dei santi di spicco della chiesa, il 7 dicembre è la data che viene dedicata anche ad altri personaggi quali Sant’Atenodoro, San Buite, Santa Fara, la Beata Daria, San Sabino da Spoleto, Santa Serena anche lei da Spoleto, San Simeone, Sant’Urbano e San Pietro Baietta

Video, la vita del Beato