La devozione a Sant’Andrea apostolo è ancora oggi viva e il santo viene celebrato ogni anno il 30 novembre in diverse città italiane con feste e sagre a lui dedicate. Sant’Andrea è patrono infatti di molte città in tutta la penisola: solo per citarne alcune, Chiusa, Pienza, Empoli, Riva Del Garda, Portogruaro, Sarzana, Amalfi. Quest’ultima, ad esempio, celebra ogni anno il suo patrono con una festa che si tiene il 27 giugno e le celebrazioni religiose si accompagnano a eventi legati alla ricca tradizione locale. Ma perché la scelta del 27 giugno, quando Sant’Andrea è ricordato, nel calendario, il 30 novembre, giorno della sua morte? La scelta è dovuta a un miracolo che il santo patrono avrebbe compiuto per salvare la città dall’invasione dei Saraceni. In questo giorno, sant’Andrea avrebbe infatti scatenato sul mare una tempesta in grado di far naufragare le navi nemiche, liberando gli abitanti di Amalfi dal pericolo imminente.
La festa del 27 giugno è molto sentita: i cittadini accompagnano la statua del santo in processione: questa rientra in cattedrale, accompagnata da dei portatori vestiti di rosso che salgono la scalinata di corsa, accompagnati dagli applausi dei fedeli.
Sant’Andrea Apostolo, la vita
Sant’Andrea è stato uno degli apostoli di Gesù. Fratello di Simone detto Pietro e pescatore, viveva con lui sul mar di Galilea, nella città di Betsaida. Non è conosciuta la data della sua nascita, ma alcune fonti indicano che la sua nascita possa risalire al decennio precedente alla nascita di Cristo. Nel Vangelo sta scritto che Andrea incontrò Gesù mentre seguiva la predicazione di Giovanni Battista, e in lui riconobbe il Messia. Fu poi Gesù stesso a chiamarlo a diventare uno dei suoi apostoli, invitando lui e suo fratello Pietro a seguirlo per “diventare pescatori di uomini”. Andrea, di fronte a questa chiamata, lasciò tutto e lo seguì, diventando uno dei suoi apostoli. La sua figura ricompare più volte nel corso della narrazione evangelica e lo ritroviamo in alcuni degli episodi principali della vita di Gesù. Dopo la morte e resurrezione del Maestro, Andrea si reca a Gerusalemme dopo l’ascensione e da quel momento continua una instancabile opera di evangelizzazione, operando soprattutto – almeno così sembra dalle fonti storiche – nell’Europa dell’Est, in Russia e in Asia Minore. Sant’Andrea apostolo è morto da martire, crocifisso a Patrasso – dove guidava la comunità cristiana – il 30 novembre del 60 d.C. Sembra che il santo chiese di essere posto su una croce diversa da quella latina: fu dunque posto a testa in giù su una croce a forma di X, che ha preso il nome, appunto, di Croce di Sant’Andrea.
Gli altri Beati di oggi
Il 30 novembre, festa si Sant’Andrea, si celebrano anche altri santi e beati della tradizione cristiana, tra cui ricordiamo il beato Federico di Ratisbona e santa Maura di Costantinopoli.