Proseguiamo con il nostro racconto sulle numerose leggende associate dal culto di Sant’Andrea, il primo Apostolo che segui Gesù, celebrato oggi dalla Chiesa. Come vi abbiamo già specificato nel focus più sotto, il santo è molto osannato soprattutto in Romania, dove è il patrono, e in alcune zone della Muntenia, una delle regioni della stessa nazione dell’est Europa, si è soliti seminare del grano in un piattino. Se quel grano crescere verde e abbondante, allora la persona che lo avrà seminato avrà un anno senza dubbio benefico. Il grano, una volta cresciuto, non andrà buttato ma dato in pasto agli uccelli. Inoltre, se durante il giorno di Sant’Andrea la luna sarà piena e il cielo sarà pieno di nuvole, allora l’inverno sarà lungo e molto freddo. Il nome del primo Apostolo di Cristo è legato anche ad una leggenda con protagoniste le giovani ragazze in cerca di marito: secondo la tradizione, coloro che vogliono sposarsi dovrebbero mangiare la metà di una mela, e mettere la restante parte sotto il cuscino, per poi rivolgere una preghiera a Sant’Andrea. Durante la notte, il santo comunicherà in sogno un segreto che permetterà alle fanciulle di sposarsi di lì a breve. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SANT’ANDREA, LA LEGGENDA DEI LUPI

Sono moltissime le credenze popolari, le leggende e le tradizioni legate a Sant’Andrea, in particolare in Romania. Il santo che si celebra oggi è infatti il patrono del popolo rumeno, e la leggenda vuole che durante la notte fra il 29 e il 30 novembre, quella appena passata, si verifichi la cosiddetta notte degli “strigoi”, ovvero, quella dei lupi mannari. Durante questa notte particolare, come ricorda l’edizione online del quotidiano La Sicilia, i morti viventi e gli spiriti che si sono persi senza riuscire ancora a trovare una meta, hanno il diritto di vagare indisturbati per il mondo. La celebrazione di Sant’Andrea cade nelle stesso giorno di un’altra festa precedente l’avvento del cristianesimo, sempre dedicata ai lupi, in tempi antichi considerato quasi una divinità. Ecco perché questo giorno viene conosciuto anche come “La giornata del lupo”: la credenza popolare vuole infatti che Sant’Andrea, protettore di questo splendido felino, raccolga tutti i lupi e gli distribuisca il cibo necessario per sopravvivere al rigido inverno. Alcuni anziani, in questi giorni, sono soliti non pettinare i capelli, filare, fare le pulizie di casa o portare fuori l’immondizia, tutti riti che servirebbero, sempre secondo gli avi, a proteggersi dai lupi e a non farli avvicinare alle fattorie. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SANT’ANDREA, L’APOSTOLO CELEBRATO OGGI

La giornata del 30 novembre è dedicata a Sant’Andrea l’Apostolo. Andrea era solo un pescatore nella regione di Betsaida quando gli giunse voce delle predicazioni di Battista. All’epoca infatti imperversava il paganesimo romano ma Battista esortava gli Ebrei ad attende la messa. Colpito dalla sua parola Andrea divenne suo discepolo. Poi arrivò il giorno in cui Gesù Cristo il Messia si presentò al suo cospetto. Egli lo riconobbe subito come l’Agnello di Dio. Andrea si avvicinò a Cristo colpito da forza e saggezza e decise di seguirlo. Andrea stette un po’ con lui insieme ad altri fortunati che ebbero l’onore di star con lui e seguirlo e subito capì che egli era davvero quel Messia, di cui Battista aveva tanto parlato. Andrea iniziò a spargere la parola del Signore viaggiando in Frigia e in Tracia. Giunse poi a Patrasso dove si trovò ad essere severamente contrastato da un feroce console romano, Egea. Il console iniziò a perseguitare l’apostolo. Cercavo di portarlo a rinnegare la parola di Gesù ma lui non cedette mai. Allora Egea decise di condannarlo ad essere prima recluso in carcere e poi crocifisso. La croce per Andrea fu una gioia e durante il supplizio non smise mai di tesser le lodi al Signore.



Sant’Andrea, la festa in suo onore

Il culto di Sant’Andrea è molto sentito in Grecia. A Patrasso, il luogo in cui egli subì il martirio ogni 30 novembre si celebra la ricorrenza. Si tengono cerimonie religiose e civili con esposizioni di specialità locali come il pesce e i prodotti caseari. Anche in Italia e specialmente a Viterbo viene festeggiato il Santo. Nella chiesa di Sant’Andrea un tempo il parroco era solito mettere pesciolini di cioccolato nella vasca dell’acqua santa. Ancora oggi la tradizione è rimasta. Ogni 30 novembre i bimbi lasciano sul davanzale della loro finestra un piatto in cui il Santo dovrebbe lasciare i pesci di cioccolata in dono. Per l’occasione si tiene una vera sagra del cioccolato.

La bellissima cittadina di Amalfi si trova in Campania e precisamente nella zona di Salerno. Ha poco meno di 5.000 abitanti e una costa stupenda che 20 anni fa è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. La città è ricca di monumeti e mete da visitare assolutamente. Tra queste c’è il Duomo di Amalfi, dedicato proprio al Santo patrono, la Chiesa di Sant’Antonio e la Basilica del Crocifisso.

Tutti gli altri Beati del giorno

In questa giornata vengono celebrati anche Beato Giuseppe Lopez Piteira, San Mirocle, Beato Alessandro Crow, San Giuseppe Marchand, Beati Michele Ruedas Mejias, San Taddeo Liu Ruitinga e San Cuthberto Mayne.