A Sant’Anna di Stazzema il ricordo dell’eccidio nazista avvenuto 77 anni fa non si affievolisce con l’incedere cadenzato del tempo: troppo grande quella ferita al cuore del piccolo paesino ubicato in provincia di Lucca per poter essere rimarginata. Quel giorno – era il 12 agosto 1944 – le SS si resero protagoniste di un’autentica strage, uccidendo 560 civili, fra i quali figuravano anche 130 bambini (la più piccola di loro, Anna Pardini, aveva soltanto 20 giorni).
Bombe a mano, colpi di mitra e di pistola e numerose altre atrocità per “finire “quelle vittime, prima di darle alle fiamme assieme all’intera località toscana. Le esecuzioni si protrassero per 24 ore e vennero incendiate le abitazioni, la chiesa e le stalle e, insieme a loro, uomini, donne, giovanissimi, anziani e animali: non fu risparmiato nessuno. Non ci furono deportazioni, solo macabri assassini. Fu, senza ombra di dubbio, uno dei più cruenti e barbari eccidi che caratterizzarono la storia dell’intero ventesimo secolo.
SANT’ANNA DI STAZZEMA, IL RICORDO DELL’ECCIDIO NAZISTA NELLE PAROLE DEL SINDACO: “QUELL’IDEOLOGIA NON È ANCORA STATA DEBELLATA”
A distanza di 77 anni da quel cruento episodio, il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha voluto sottolineare ai microfoni dell’agenzia di stampa nazionale Adnkronos che “l’ideologia che ha portato a quella strage non è stata ancora debellata”, tanto da essersi fatto promotore di una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista in piena pandemia di Coronavirus. Il risultato? In pochi mesi sono state raccolte 240mila firme.
“Sant’Anna di Stazzema detiene un record – ha proseguito il primo cittadino –: la strage è avvenuta il 12 agosto 1944, il terzo grado di giudizio del processo è arrivato nel 2007, perché i fascicoli furono persi o, io dico, insabbiati. Ecco, mi auguro che la proposta di legge contro una ideologia criminale non faccia la stessa fine dei fascicoli dell’eccidio. Trovo quantomeno doveroso da parte di un Parlamento democratico quantomeno portare la proposta di legge in discussione, ma auspico che la legge venga approvata: c’è un enorme bisogno di fermare questa onda nera, che è un’onda di odio”.