Tutti gli anni, il calendario martirologio romano ci ricorda che il 13 giugno 2024 è dedicato al ricordo di Sant’Antonio da Padova, il cui vero nome era però Fernando Martins de Bulhos. Nacque in Portogallo, nella città di Lisbona, il giorno 15 di agosto dell’anno 1195. La sua è stata una vita dedicata alla religione cristiana nelle vesti di presbitero dell’ordine Francescano. La sua proclamazione è avvenuta per mano di Papa Gregorio IX nell’anno 1232 e nel 1946 è stato dichiarato Dottore della Chiesa in ragione delle sue competenze e delle sue conoscenze.



La vita avventurosa e pia di Sant’Antonio da Padova

Dell’infanzia di Fernando si conosce ben poco, se non che la sua famiglia fosse di origine benestante e probabilmente aristocratica. La data di nascita attribuitagli non è del tutto dimostrata, ma frutto di alcune valutazioni storiche che hanno permesso di identificare dal 15 agosto del 1195 il giorno in cui nacque da sua mamma Maria Teresa Taveira e dal papà Martino Alfonso de’ Buglioni. Suo padre era un cavaliere del re e viveva in una casa che si trovava a pochi passi dalla magnifica cattedrale di Lisbona, dove peraltro Sant’Antonio venne battezzato.



Decise molto presto di diventare un uomo di chiesa e in particolare a soli 15 anni entra a far parte dei canonici regolari della Santa Croce andando a vivere nell’abbazia di San Vincenzo. Sarà però l’anno 1219 che in qualche modo influenzerà la sua vita: in quella data, Francesco d’Assisi si occupò di una missione in Marocco che aveva come principale obiettivo quello di convertire dei musulmani. Vennero inviati cinque francescani che però furono decapitati. I loro corpi vennero riportati in Europa e in particolare nella città di Coimbra dove si trovava Sant’Antonio, il quale rimase impressionato da quella vicenda e decise di entrare a far parte dell’ordine Francescano e di voler assolutamente partire per una missione.



In seguito, ebbe modo proprio di essere a fianco di San Francesco d’Assisi come peraltro è dimostrato da alcuni affreschi che li ritraggono insieme. Sant’Antonio iniziò a predicare in pubblico dimostrando di avere enormi conoscenze nell’ambito della teologia che più tardi utilizzerà per affrontare anche  tematiche piuttosto complesse come quelle degli eretici.

Un’altra tappa importante della tua esistenza è l’arrivo nella città di Padova. Cerca il convento presente in questa città veneta come sua residenza fissa, quando non era costretto a viaggiare tra un convento e l’altro per i suoi incarichi. Il suo lascito spirituale è certamente la predicazione quaresimale quotidiana, pratica che si suppone sia proprio iniziata grazie a lui. Si occupò dei poveri tutta la vita e incise parecchio anche sulle leggi del tempo. Per esempio, convinse il prefetto a non arrestare più i debitori insolventi senza colpa, se questi avessero dato i propri beni in cambio.

Sant’Antonio morì a Padova il 13 giugno del 1231.

Gli altri Santi del giorno

Il 13 giugno di ogni anno non si festeggia soltanto la ricorrenza di Sant’Antonio da Padova ma anche di tanti altri personaggi che gli sono fatti apprezzare durante la loro vita terrena, caratterizzando la storia della religione cristiana. Tra questi ci sono Santa Felicola martire, Sant’Achilleo, San Trifilio vescovo della città di Nicosia, il Beato Gerardo monaco a Chiaravalle, la Beata Anna Maria Biernacka e San Ceteo. La città di Padova è tra le più belle presenti in tutta Italia per la sua storia e per i tanti edifici di cui dispone. Conta attualmente oltre 200.000 abitanti e secondo la leggenda fu fondata da un principe troiano, Antenore. Può contare su ben due siti che sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco: l’orto botanico che è il più antico al mondo e i cicli di affreschi risalenti al XV secolo.

Padova è anche soprattutto conosciuta per la presenza della magnifica Basilica di Sant’Antonio la cui costruzione è iniziata nell’anno 1238 è completata nel 1810, con elementi che richiamano lo stile romanico, gotico, rinascimentale, bizantino e barocco. A Padova però c’è molto alto da visitare: i resti di un antico anfiteatro romano, il leone Marciano che ricorda i trascorsi al fianco della Serenissima, la bellissima Piazza dei Signori, la Loggia del Consiglio, Palazzo Maldura, il Palazzo della Ragione e il Palazzo del Bo.