Sant’Antonio in volo su Padova e provincia. Puntuale, alle 12:30, il Busto Dorato che custodisce una Reliquia ex Massa Corporis del santo è decollato dall’aeroporto militare “Allegri” a bordo di un elicottero da trasporto tattico NH-90 messo a disposizione dal 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”. In questi istanti il velivolo sta sorvolando Vo’ Euganeo, luogo simbolo dell’epidemia di coronavirus che quest’anno ha imposto di rivedere le tradizionali celebrazioni per Sant’Antonio. Tanta gente in strada, sebbene distanziata fisicamente, ha rivolto lo sguardo al cielo al passaggio dell’elicottero mentre sul paesino veneto scendeva la benedizione. Un momento emozionante, soprattutto alla luce delle sofferenze degli abitanti del posto, capace di trasmettere il senso di comunità e di fede, nonostante le distanze. (agg. di Dario D’Angelo)
SANT’ANTONIO DA PADOVA: ATTESA PER IL “VOLO” DEL SANTO
La Chiesa cattolica celebra oggi, 13 giugno, Sant’Antonio da Padova. Ed è proprio nella città veneta che, nonostante le precauzioni dovute al coronavirus, si terranno oggi i festeggiamenti per il santo. Nell’impossibilità di svolgere la tradizionale Processione, il momento più atteso è senza dubbio quello in cui il Santo sorvolerà la città di Padova e i luoghi-simbolo del territorio colpiti dall’epidemia di coronavirus. Il Busto Dorato che custodisce una Reliquia ex Massa Corporis di Sant’Antonio si leverà in volo a bordo di un elicottero messo a disposizione dall’esercit. La Reliquia, accompagnata dal rettore della Basilica padre Oliviero Svanera e da Mons. Alberto Albertin, Delegato vescovile per la Vita Consacrata, come riporta Padova Oggi, decollerà dall’aeroporto militare “Allegri” alle 12:30: dopo una breve sosta per una benedizione dell’Ospedale, l’elicottero sorvolerà Merlara e Vo’ Euganeo. Poi sarà la volta di Camposampiero prima di sorvolare Padova e fare rientro in aeroporto dopo le 14 circa. (agg. di Dario D’Angelo)
SANT’ANTONIO DA PADOVA, IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
Oggi si celebra uno dei santi più venerati dai fedeli, leggasi Sant’Antonio da Padova. Per l’occasione Papa Francesco ha rivolto un messaggio, augurando a tutti i religiosi e i devoti del santo padovano «di sperimentare la stessa inquietudine che lo condusse sulle strade del mondo per testimoniare, con la parola e le opere, l’amore di Dio. Il suo esempio di condivisione con le difficoltà delle famiglie, dei poveri e dei disagiati, come pure la passione per la verità e la giustizia, possano suscitare ancora oggi un generoso impegno di donazione di sé, nel segno della fraternità». Rivolgendosi in particolare ai giovani, il Santo Padre ha descritto Sant’Antonio da Padova come un santo antico “ma così moderno e geniale nelle sue intuizioni”, una figura che possa essere per le nuove generazioni “un modello da seguire per rendere fecondo il cammino di ciascuno”. Quest’anno ricorrono tra l’altro gli 800 anni della vocazione francescana di Antonio, che da canonico agostiniano lasciò il monastero per vestire il saio francescano nell’estate del 1220. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANT’ANTONIO DA PADOVA, IL 13 GIUGNO SI CELEBRA IL PATRONO DELLA CITTÀ VENETA
Il 13 giugno si celebra Sant’Antonio da Padova. Il Beato è nato a Lisbona negli ultimi anni del XII secolo con il nome di battesimo Fernando di Buglione. Visse i suoi primi trent’anni in Portogallo, dove intraprese un cammino di fede entrando in monastero all’età di 15 anni e venendo ordinato sacerdoti nove anni dopo. A 30 anni muta il nome da Fernando in Antonio e raggiunge l’Italia per ascoltare Francesco. Antonio si trasferisce stabilmente in Italia, vivendo da eremita sul Montepaolo. Un anno e mezzo dopo il suo arrivo nel nuovo Paese, Antonio riceve da Francesco l’ordine di predicare i precetti del cristianesimo in Romagna, Italia settentrionale e Francia. Essendosi sentito male durante la sua attività di predicazione, Antonio chiese ai suoi compagni di riportarlo a Padova. Qui il futuro santo morì all’età di 36 anni. Nella prima parte della sua vita in Portogallo, Fernando (questo era il suo nome di battesimo) entrò a far parte degli agostiniani. L’episodio che cambiò la sua esistenza fu la conoscenza dell’ordine francescano nato in Italia. Secondo gli scritti agiografici, Fernando rimase colpito dal passaggio a Coimbra di tre frati francescani (Berardo, Pietro e Ottone) diretti in Marocco.
Dopo qualche tempo, i resti dei tre francescani – nel frattempo decapitati dai musulmani in Africa – vennero traslati nella città lusitana, dove tutt’ora sono esposti presso la chiesa di Santa Cruz. Fernando manifestò il desiderio di conoscere Francesco e le regole dell’ordine francescano. Prima di trasferirsi in Italia abbandonò gli agostiniani e sostituì il suo nome in Antonio, in memoria dell’eremita Santo Antonio de Olivares che custodiva il romitorio dove vivevano i francescani. Dopo aver ascoltato Francesco in occasione del Capitolo Generale celebratosi ad Assisi nel 1221, Antonio rivelò la sua dottrina in occasione dell’ordinazione sacerdotale tenutasi a Forlì dodici mesi più tardi. Francesco volle che Antonio predicasse nella Romagna, nell’Italia Settentrionale e in Francia. Nove anni più tardi Antonio morì a Padova, con il corpo ormai fortemente debilitato dai postumi del viaggio in Marocco che il frate francescano fece prima di giungere in Italia. Nei due soggiorni precedenti a Padova, Antonio ebbe modo di comporre i suoi scritti, da considerarsi come la migliore opera letteraria religiosa composta nella città veneta durante tutto il Medioevo.
La festa in onore di Sant’Antonio da Padova
I riti in onore di Sant’Antonio da Padova iniziano tredici giorni prima, come il numero di miracoli attribuito al frate francescano. Questo periodo prende il nome di Tredicina. Il giorno 13 giugno appuntamento con la celebrazione liturgica nella Basilica di Sant’Antonio, a cui segue la processione per le vie del centro storico di Padova.
Sant’Antonio da Padova è il patrono dell’omonima città della regione Veneto. L’attrazione simbolo di Padova è la Cappella degli Scrovegni di Giotto, considerata il ciclo pittorico di maggiore interesse artistico in tutto il mondo. C’è poi la Basilica di Sant’Antonio, meta finale della processione che si svolge ogni anno il 13 giugno in onore del santo patrono. Da non perdere anche i Musei Civici, a due passi dalla Cappella degli Scrovegni, Piazza delle Erbe e Prato della Valle.
Gli altri Beati di oggi
In data 13 giugno la Chiesa cattolica venera, oltre a Sant’Antonio da Padova, anche i seguenti santi: il vescovo San Trifilio di Nicosia, i martiri San Fandila di Cordova e Santa Felicola di Roma, oltre all’eremita Sant’Aventino.