Sant’Antonio di Padova va in onda su Canale 5 per il pomeriggio di oggi, domenica 7 giugno, a partire dalle ore 14. Si tratta di una pellicola italiana realizzata nel 2002 dalla Lux Vide in collaborazione con Mediatrade. La regia è stata curata da Umberto Marino il quale ha anche sviluppato la sceneggiatura in collaborazione con Alessandra Caneva e Fernando Muraca. Il montaggio è stato realizzato da Stefano Chierchiè, le musiche della colonna sonora sono state composte da Marco Frisina e nel cast sono presenti Daniele Liotti, Enrico Brignano, Vittoria Puccini, Peppino Mazzotta e Francesco Stella.



Sant’Antonio di Padova, la trama del film

Ecco la trama di Sant’Antonio di Padova. Ci troviamo in Sicilia nell’anno 1221 dopo Cristo e da qui parte l’incredibile avventura e storia di Sant’Antonio da Padova. Antonio era un frate francescano che nel corso della sua vita terrena si era sempre fatto apprezzare per la sua estrema incrollabile fede nonché nella capacità di seguire quelli che erano i dettami della vita monastica secondo San Francesco. In particolare Antonio insieme al suo compagno Giulietto stava rientrando a bordo di una nave da una missione evangelica era stata effettuata nelle coste orientali dell’Africa. A poche miglia dalla costa siciliana la nave viene fatta oggetto di una terribile tempesta che sembra distruggere ogni cosa.



Infatti Si rende necessario il naufragio con i due frati francescani che arrivano sulle coste siciliane dove riescono ad avere il supporto e il soccorso da parte di alcuni pescatori del territorio. Dopo aver avuto le cure mediche necessarie i due frati vengono Condotti dagli abitanti del luogo nei pressi della chiesa locale dove è presente un vescovo. Antonio dopo essersi inginocchiato ed aver chiesto perdono al Signore per i suoi peccati inizia a raccontare la sua incredibile storia. In particolare racconta delle sue origini Nobile che lo vedevano ricco proprietario e soprattutto del suo desiderio di lasciare le cose terrene e dedicarsi alla religione cristiana trasformandosi in fra Antonio.



Lui decise di rinunciare tutti i suoi averi proprio come fece San Francesco e di occuparsi di altre questioni che fossero ben differenti dagli impegni di guerra di cui solitamente era frequentatore. La sua è stata una incredibile avventura che lo ha visto abbandonare la carriera di grande cavaliere per diventare un frate capace di contrastare la religione musulmana predicando a lungo nei suoi viaggi per portare la parola di Dio in tutte le zone conosciute. La sua opera evangelica è stata particolarmente importante già che ha permesso alla religione cristiana di contrastare l’avanzata di quella musulmana soprattutto e territori africani.