Sant’Antonio Maria Claret si celebra come ogni anno il 24 ottobre. Nonostante le parole d’amore e conforto che predicò tutta la sua vita, fu perseguitato, sin sul letto di morte, da eretici e massoni, comunque quegli ambienti deviati che non vedevano più la Chiesa come luogo nel quale apprendere e pregare la fede in Cristo, ma come occasione anche politica di usare il culto per altri fini, pratica che il santo non appoggiò mai. Il santo è patrono dei Claretiani e degli editori, dei librai, delle casse di risparmio.



La sua celebrazione liturgica è soprattutto concentrata nelle diocesi spagnole, in Italia, per quanto amato e riverito negli ordini superiori della Chiesa, è ricordato per le sue opere e fu Pio XII a proclamarlo santo il 7 maggio 1950.

Sant’Antonio Maria Claret, la vita del Beato

Sant’Antonio Maria Claret è nato il 24 dicembre 1807 a Sallent, nella Spagna catalana, morto nel giorno della sua celebrazione nel 1870 a Fontfroide in Francia. Lo ricordiamo come uomo di Chiesa ligio alla parola di Cristo, predicatore dotato di una grande umanità, figlio di genitori dignitosi, onesti, devoti alla Chiesa e ai testi sacri. Non è da sottovalutare l’orgine di Sant’Antonio Maria Claret, perché il substrato culturale nel quale crebbe fu fondamentale per la sua vita successiva in ambiti religiosi che iniziò alquanto presto. Nel 13 giugno 1835, a soli ventotto anni, il novello sacerdote celebrò la sua Prima Santa Messa, l’iniziò di una vita dedicata alla predicazione dei Vangeli e delle Scritture. Durante il suo periodo di Vicario ed Economo Spirituale nella parrocchia della sua città d’origine, Antonio Maria pensava intensamente alla fondazione di un nuovo ordine monastico per portare ovunque nel mondo la Novella di Cristo, ma le ristrettezze economiche rimandarono il suo desiderio che si concretizzò in seguito, fondando la Congregazione dei Missionari, Figli dell’Immacolato Cuore di Maria, frati mariani che si definiscono anche claretiani in suo onore e ricordo.



Lo ricordiamo anche per la sua volontà di diffondere la Parola di Cristo e il culto della Madonna quando, nel 1848 fondò a Barcellona una tipografia che stampò nella sua epoca 50 edizioni in catalano e 69 in spagnolo di piccoli volumi dedicati al cristianesimo e ai dogmi celebrati nel nome di Maria. Ogni volume ebbe una tiratura ampia, quasi sempre oltre le 10000 copie, edizioni soprattutto di ristampa del suo volume dal titolo ‘Via retta e sicura per andare al cielo’, una profonda riflessione sulla cristianità ancora oggi in grado di portare alla riflessione i fedeli del terzo millennio non solo iberici. Del suo libro sono state stampate 7.715.800 copie diffuse praticamente in tutto il mondo di cultura linguistica spagnola, quindi anche in Cuba, Perù, Argentina, Venezuela, Paraguay ecc. Proprio a Cuba divenne Arcivescovo dell’isola e la sua sede in Avana fu il fulcro della fede e cuore del cristianesimo caraibico. Proprio in Cuba fondò anche l’ordine monastico delle suore Religiose di Maria Immacolata Missionarie Clarettiane assieme alla religiosa Maria Antonia Paris. Nel 1857, all’età di cinquant’anni, rientrò in Spagna per trasferirsi a Madrid e divenire confessore personale della Regina di Spagna.



Tutti gli altri Santi di oggi

Nella stessa data ricordiamo tra i tanti anche: Sant’ Ebregisilo (Evergislo) di Colonia, Vescovo; Santi Areta e Ruma, sposi, e 340 compagni, Martiri di Nagran; Beato Eximeno de Ayvar, Mercedario; San Luigi Guanella, Sacerdote.

Video, la vita del Beato