Il calendario cristiano, nel giorno del 5 luglio, ricorda e commemora Sant’Antonio Maria Zaccaria, presbitero e medico italiano che ha avuto anche il merito di fondare l’Ordine dei Barnabiti, (titolo che deriva dalla Casa madre di San Barnaba a Milano), o Paolini, poiché il patrono principale è San Paolo. L’Ordine fu approvato ufficialmente da Clemente VII, il 18 febbraio 1533 e confermato da Paolo III il 21 luglio 1535. Una volta stilate le nuove Costituzioni del 1579, i Barnabiti si misero al servizio dei vescovi e si impegnarono, a partire dal XVII sec., nell’educazione scolastica della gioventù e nello slancio missionario. Oggi i Barnabiti nel mondo sono 316 e le loro comunità sono diffuse ovunque: dall’America all’Africa, dall’Europa all’Asia.



La vita di Sant’Antonio Maria Zaccaria

Sant’Antonio Maria Zaccaria è nato a Cremona, in un giorno non noto del 1502, da una famiglia nobile, ma ben presto dovete fare i conti con la morte del padre. La sua formazione scolastica probabilmente è avvenuta a Cremona, anche se ci sono alcuni storici che parlano della possibilità di un percorso scolastico a Pavia. Le prime notizie che trovano un certo fondamento, dal punto di vista storico, riguardano l’anno 1520 quando, all’età di 18 anni, si trasferì a Padova per portare avanti gli studi nel campo della filosofia e della medicina.



Altro aspetto significativo è che il giorno prima della partenza, decise di fare testamento e di lasciare ogni suo bene alla madre. In quattro anni ottiene la laurea e così può far ritorno a Cremona per iniziare a esercitare la professione di medico. Nel frattempo, si avvicinò molto alla religione, intraprendendo un cammino spirituale che lo vedeva dare lezioni di catechismo a bambini e adulti, con incontri il cui scopo era di commentare e approfondire la Bibbia.

Fu talmente forte la voglia di avere un ruolo in ambito religioso che il 20 febbraio 1529 fu ordinato sacerdote. Portò comunque avanti questa sua formazione spirituale e inoltre, coloro che ascoltavano le sue orazioni, ben presto diventarono veri e propri seguaci. Si occupò tantissimo dei poveri e degli ammalati, soprattutto quando nel 1528 ci fu la peste. Successivamente, lasciò Cremona per diventare cappellano a Guastalla e nel 1530 arrivò a Milano. Ebbe modo di fare la conoscenza di due nobili con i quali condivise un progetto importante: trasformare il vecchio oratorio di San Barnaba nella sede della Congregazione di San Paolo, fondando l’ordine dei Barnabiti. In tutto, furono tre le congregazioni che promulgò: Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, le Suore Angeliche di San Paolo (con clausura facoltativa), e i Maritati di San Paolo, oggi Laici di San Paolo o Terzo Collegio.



Dovette subire anche delle accuse infamanti, per via dello zelo che avevano i suoi seguaci nel seguire la rigida regola, e dovette anche affrontare due processi che si sono svolti nel 1534 e nel 1536: riuscì ad ottenere la piena assoluzione. Nel 1539 tornò a Guastalla, per occuparsi di tensioni che nel frattempo erano nate tra due nipoti della Contessa locale per futili motivi di patrimonio. Purtroppo le condizioni di salute piuttosto precarie e anche le temperature decisamente rigide di questa zona portarono alla sua morte il 5 luglio del 1939, a soli 37 anni. Al suo capezzale c’erano la mamma e il più fedeli discepoli, ai quali fece delle importanti raccomandazioni.

Gli altri Santi del giorno

Il 5 luglio, sul calendario cattolico, oltre a Sant’Antonio Maria Zaccaria, sono ricordati altre Santi e Beati. Nello specifico è una giornata dedicata alla commemorazione di Santa Ciprilia, Sant’Anastasio, San Domizio, Santa Marta, il beato Matteo Lambert, il beato Robert Meyle, il beato Edoardo Cheevers e il beato Patrizio Cavanagh.