Sant’Antonio Maria Zaccaria si celebra il 5 luglio. Il Beato a un certo punto della sua vita si spostò a Vicenza per riformare dei monasteri, poi a Guastalla per riportare la pace, salvo poi essere riportato a Cremona dalla madre quando si ammalò e apparve evidente che la fine era vicina. Non poté raggiungere Milano e i suoi confratelli come avrebbe desiderato, perché il viaggio sarebbe stato troppo difficile nelle sue condizioni di salute, ma morì a Cremona il 5 luglio a soli trentasei anni d’età. Oltre alle riforme e alle congregazioni, Sant’Antonio Maria Zaccaria viene ricordato perché contribuì alla diffusione della pratica delle Santissime Quarantore.
Sant’Antonio Maria Zaccaria, la vita del Beato
Sant’Antonio Maria Zaccaria fu un sacerdote che nacque a Cremona nel 1502 e morì nella stessa città nel 1539, il 5 luglio, che è il giorno in cui il santo viene commemorato ancora oggi. Antonio Maria Zaccaria perse il padre pochi mesi dopo la nascita e la madre si risposò per poter provvedere all’educazione del figlio. Inizialmente il santo studiò presso l’università di Pavia, ma in seguito completò la sua formazione in filosofia e medicina a Padova, dove si recò per acquisire la laurea dottorale.
Dopo aver completato gli studi tuttavia, Antonio Maria Zaccaria capì che il Signore vedeva in lui una persona destinata a curare le anime e non il corpo, si rivolse quindi allo studio della teologia. Il giovane Antonio Maria Zaccaria non solo faceva visita agli ammalati, bisognosi di cure per l’anima tanto quanto per il corpo, ma esortava sia i bambini sia gli adulti a vivere una vita conforme agli insegnamenti del Signore. Si narra che gli apparve un’aureola celeste attorno al capo mentre era intento a celebrare la sua prima messa dopo essere diventato sacerdote.
Il consigliere personale della contessa Lodovica Torelli
In seguito Antonio Maria Zaccaria divenne consigliere personale della contessa Lodovica Torelli di Guastalla, poi si recò a Milano, dove si adoperò in ogni modo per mettere fine alla corruzione che vedeva attorno a sé. Fondò quindi una congregazione insieme a Giacomo Moriggia e Bartolomeno Ferrari, ispirata all’apostolo a cui Antonio Maria Zaccaria era particolarmente devoto, san Paolo. La congregazione perdura ancora oggi e i suoi accoliti sono noti come barnabiti, dal nome della chiesa di san Barnaba. Sempre a san Paolo dedicò una congregazione femminile, che annoverava fra i suoi membri la contessa Torelli, la congregazione delle Angeliche di san Paolo. I membri delle congregazioni invitavano il popolo ad abbandonare i cattivi costumi a favore della penitenza e della conversione.
Antonio Maria Zaccaria si spostò in seguito a Vicenza per riformare dei monasteri, poi a Guastalla per riportare la pace, salvo poi essere riportato a Cremona dalla madre quando si ammalò e apparve evidente che la fine era vicina.
Non poté raggiungere Milano e i suoi confratelli come avrebbe desiderato, perché il viaggio sarebbe stato troppo difficile nelle sue condizioni di salute, ma morì a Cremona il 5 luglio a soli trentasei anni d’età.
Oltre alle riforme e alle congregazioni, Sant’Antonio Maria Zaccaria viene ricordato perché contribuì alla diffusione della pratica delle santissime Quarantore.
Gli altri Beati di oggi
Il 5 luglio oltre a Sant’Antonio Maria Zaccaria si ricordano anche il diacono e martire Sant’Atanasio di Gerusalemme, Sant’Atanasio l’Atonita, Santa Ciprilla di Cirene martire, l’eremita San Domezio il Medico, Santa Filomena (Sanseverino Marche, i Beati martiri Giorgio Nichols, Riccardo Yaxley, Tommaso Belson e Humphred Pritchard, la madre di San Simeone Stilita il giovane Santa Marta, i Beati martiri Matteo Lambert, Roberto Meyler, Edoardo Cheevers e Patrizio Cavanagh, le Sante martiri Teresa Vhen Jinxie e Rosa Chen Aixie.