Sant’Antonio Maria Zaccaria si celebra il 5 luglio come ogni anno. Si tratta di un Santo squisitamente lombardo, non va confuso con il Santo abate da Padova celebrato il 17 gennaio o col patriarca di Costantinopoli (Cauleas) la cui festa ricorre il 12 febbraio e neppure coi martiri lituani Antonio, Giovanni e Eustazio (festeggiati il 14 aprile).
La festa di Sant’Antonio Maria Zaccaria ricorre invece il 5 luglio, data della morte del nobile cremonese: la sua canonizzazione avvenne nel 1897 ad opera di Papa Leone XIII, dopo che era stato immediatamente venerato come beato, nonostante, nel 1634, il decreto di Urbano VIII su beatificazioni e canonizzazione avesse fatto perdere al santo cremonese il titolo di beato. Fu reintegrato il 3 gennaio 1890 a opera di Leone XIII e al cremonese Sant’Antonio sono intitolate tre parrocchie a Lissone, Milano e Cremona, in cui si svolgono altrettante celebrazioni a ridosso della festività del 5 luglio. Molto ricca anche l’iconografia che ritrae il Santo, definito a volte ‘il medico delle anime’, austero e nobile nei tratti e nel portamento, con opere reperibili presso a Milano i Barnabiti e in tutto il Nord Italia.
Sant’Antonio Maria Zaccaria, la vita del Beato
Sant’Antonio Maria Zaccaria è un medico che nasce a Cremona nel 1502 e completa, a soli 22 anni, gli studi nella dotta Padova: aveva perso il padre a pochi mesi di vita, la madre, Antonietta Pescaroli, aveva solo 18 anni. Laureatosi nel 1524 torna nella natia Cremona e inizia un’opera di evangelizzazione per grandi e bambini insegnando il Vangelo e venendo consacrato sacerdote il 20 febbraio 1529. Antonio si sposta a Milano nel 1530 al seguito della contessa Ludovica Torelli di Guastalla, di cui sarà cappellano, e nella città meneghina fonda i Chierici regolari di S. Paolo, una congregazione di preti soggetti a una regola comune e alla diffusione del vangelo tramite opera colta e pia (i milanesi li ricorderanno, in onore della chiese in cui si riunirono la prima volta, come ‘i Barnabiti’). Dopo questa fondazione, S.Antonio Maria Zaccaria sarà il santo fautore delle Angeliche di S.Paolo – ordine fuori clausura benedetto da S. Carlo Borromeo – e dai Maritati di S. Paolo, che accoglierà la devozione dei laici sposati.
Sant’Antonio morirà poco più che trentaseienne nella sua amata Cremona dopo un debilitante viaggio a Guastalla, col fisico minato forse da due ingiusti processi a Roma che lo accusarono di essere ribelle ed eretico, processi da cui verrà completamente scagionato e trionfalmente assolto: i tre collegi, troppo innovatori per l’epoca, adottavano uno stile che scuoteva le coscienze ad agire in nome della santa fede cristiana e dell’amore per cultura ed evangelizzazione delle masse. Un fervore che attirò molte antipatie, soprattutto nella lontana curia romana, che si sarebbe avviata in quegli anni verso il nodo e gli eventi legati a Riforma e Controriforma.
Tutti gli altri Beati di oggi
Oltre a Sant’Antonio Maria Zaccaria, il 5 luglio vengono celebrati Sant’Agatone martire, Sant’Atanasio Atonita, Santa Cirpilla di Cirene, l’eremita San Domezio il Medico, Santa Febronia e Santa Filomena, il vescovo Sant’ Astelo di Durazzo, san Guglielmo di Hirsau, la madre di San Simeone, Santa Marta, oltre che Santo Stefano di Nicea, vescovo e martire. Oltre a loro si ricordano Santa Trifina, San Tommaso di Terreti, le Sante Teresa e Rosa Chen e i Santi Probo e Grazia.