Il 18 agosto di ogni anno, la Chiesa celebra la figura di Sant’Elena Imperatrice, protagonista, insieme al figlio Costantino il Grande, della rinascita del Cristianesimo e della fine delle terribili persecuzioni che colpirono i credenti, fino al III secolo. Ripudiata da Costanzo Cloro, su ordine di Diocleziano, fu proprio suo figlio a riabilitarla e a designarla col titolo di Augusta. Costantino, con l’Editto di Milano del 313 sancì la libertà di culto e la restituzione di tutti i beni confiscati ai seguaci di Cristo.
La storia di Sant’Elena Imperatrice
Sant’Elena Imperatrice, il cui nome intero era Flavia Giulia Elena, nacque a Drepanum, una cittadina greca, nel 248 da una famiglia plebea, ma durante la sua vita fu Augusta dell’Impero romano e madre dell’imperatore Costantino I, detto il Grande.
Il padre di Costantino fu Costanzo, uomo con cui non è ben chiaro come Elena fosse unita: in alcuni testi infatti viene definita sua moglie mentre in altri come concubina. Secondo alcuni studiosi, i due erano uniti da un matrimonio de facto, mentre altri sono abbastanza certi che fosse un matrimonio legale poiché quest’ultime fonti sono le più attendibili.
Costantino nacque nel 274, ma Costanzo nel 293 dovette ripudiare Elena per volere dell’imperatore Diocleziano, per sposare per fini politici Teodora, figlia dell’imperatore Massimiano.
Elena decise di non risposarsi e alla proclamazione come imperatore di suo figlio Costantino, nel 306 venne nominata da quest’ultimo Augusta e furono coniate molte monete con la sua immagine, come personificazione della sicurezza dello stato.
Molti storici ritengono che Elena ebbe un ruolo fondamentale nella conversione del figlio. La sovrana nel 327 intraprese un’importante pellegrinaggio in Terra Santa per visitare tutti i luoghi della passione di Cristo. Durante questo viaggio compì molti atti di carità cristiana e costruì la Chiesa del santo Sepolcro.
Secondo la tradizione cristiana, fu in questa occasione che trovò la “Vera croce”, cioè quella su cui fu crocifisso Gesù, ma anche il sepolcro scavato nella pietra.
Tutt’oggi, nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, sono conservate diverse reliquie che Sant’Elena avrebbe portato con sé dal suo viaggio, come la croce di uno dei ladroni, la spugna imbevuta d’aceto e una parte della corone di spine.
Elena morì nel 328 con suo figlio al suo fianco a Treviri. Fu sepolta nel suo mausoleo nella chiesa dei Santi Marcellino e Pietro a Roma e in seguito il suo sarcofago fu portato nei Musei Vaticani.
Il culto e le città di cui è Santa Patrona in Italia
Sant’Elena Imperatrice è Patrona degli archeologi ed è considerata la protettrice dei fabbricanti di chiodi e di aghi, oltre ad essere invocata da chi cerca oggetti perduti.
È anche Patrona di numerosi comuni italiani come Quartu Sant’Elena in Sardegna, Sant’Elena in Veneto e Casapesenna in Campania.
Proprio il comune di Quartu deve il suo nome alla Santa e la ricorda ogni anno, con estrema devozione, con una festa che attira fedeli da tutte le zone limitrofe.
Quartu è un importante comune sardo con più di 68 mila abitanti della città metropolitana di Cagliari. É caratterizzato da una bellissima costa lunga più di 26 km ed è possibile visitare moltissimi monumenti religiosi e civili come la splendida Basilica dedicata proprio a Sant’Elena Imperatrice, Patrona della città.
La chiesa fu edificata nei primi anni dell’800 e consacrata nel 1828, e al suo interno è possibile ancora ammirare il pulpito e la fonte battesimale originali.
La festa per la Santa Patrona si svolge a settembre, di solito dal 9 al 25 del mese, con un calendario ricco di eventi civili e religiosi.
Tra i vari appuntamenti vi sono Qurri, la corsa della sagra dell’uva, la messa solenne con la benedizione con la reliquia del Lignum Crucis di Nostro Signore Gesù Cristo, e numerosi concerti di cantanti di fama nazionale.
Gli altri Santi del giorno
Il 18 agosto si celebrano molti altri santi e beati come Sant’ Agapito martire, San Macario di Pelecete abate, San Firmino di Metz vescovo, Sant’ Alberto Hurtado Cruchaga religioso, Beato Leonardo abate di Cava, San Leone martire, Beato Martino Martinez Pascual martire, Santa Eliana vergine e martire.