Il 15 febbraio si festeggiano i Santi Faustino e Giovita, due fratelli vissuti nel II secolo d.C. e provenienti da una famiglia aristocratica di Brescia. Entrambe cominciarono la carriera militare fino a diventare cavalieri, ma l’incontro con Sant’Apollonio cambiò le loro vite, facendoli avvicinare alla religione cristiana proprio durante le dure persecuzioni ordinate prima dall’imperatore Traiano, poi dall’imperatore Adriano. Ben presto essi si dedicarono esclusivamente all’evangelizzazione ed alla predicazione, tanto che Faustino divenne presbitero e Giovita diacono. La loro opera non passò inosservata ai potenti della regione e ben presto essi furono denunciati ed incarcerati per ordine dello stesso Adriano. Questi, infatti, aveva ordinato loro di convertirsi al dio Sole ma, dopo il rifiuto, li condannò a morte. A Faustino e Giovita sono attribuite molte storie e miracoli proprio sulla loro morte. La prima riguarda questo episodio. L’imperatore, infatti, li fece rinchiudere in una gabbia con le tigri, per farli divorare, ma esse, al loro cospetto divennero mansuete accovacciandosi addirittura ai loro piedi. Molti spettatori che assistettero a questo miracolo si convertirono immediatamente, compresa la moglie del governatore che poi fu fatta Santa.



Faustino e Giovita furono rinchiusi nelle carceri di Milano, condannati al rogo, ma il fuoco non li toccò. Dopo essere stati portati a Roma, vennero di nuovo dati in pasto alle belve feroci nel Colosseo, ma anche qui ne uscirono salvi. Furono sottoposti ad una serie di torture e mandati a Napoli su una piccola barca che, secondo alcuni testimoni, venne portata a riva dagli angeli, sani e salvi. Infine, condotti a Brescia, vennero decapitati nel 120 d.C. e sepolti a San Latino, luogo in cui fu poi eretta una chiesa. Dopo la morte di Faustino e Giovita, inoltre, sono stati segnalati altri eventi miracolosi. Come la trasudazione delle spoglie dei Santi, avvenuta nel IX secolo e legata alla guarigione inspiegabile del Duca di Baviera che passava davanti alla chiesa dei due martiri. Un altro episodio avvenne nel 1438 ed è legato all’apparizione dei Santi sulle mura di Brescia, durante il tentativo di invasione da parte di Niccolò Piccinino alla guida delle truppe milanesi; la città fu salva.



Santi Faustino e Giovita, i patroni di Brescia

I Santi Faustino e Giovita sono diventati proprio i patroni della città di Brescia ed il 15 febbraio di ogni anno viene organizzata una festa solenne in loro onore, con varie celebrazioni e l’allestimento di un grande mercato. Questo è un evento imperdibile per i bresciani, ma anche per i turisti, che non rinunciano a parteciparvi per assaporare le tante bontà tradizionali legate a questa festa. I due Santi sono i patroni anche di altre città e paesi tra i quali Sorbolo, Sarezzo, Brembate e Quinzano d’Oglio. Anche qui il loro culto è molto sentito e celebrato con varie manifestazioni annuali.



Gli altri Beati di oggi

Il 15 febbraio si celebrano, tra gli altri, anche i seguenti santi e beati: Sant’Euseo di Serravalle, Beato Gaspare Daverio, San Matthew, Sant’Onesimo, Beato Giovanni Bodeo e San Severo.

La storia dei Beati