La festa dei Santi Filippo e Giacomo si teneva il 3 maggio in ricordo della dedica a loro della Basilica di Roma, giorno che poi è stato dedicato a San Giuseppe Lavoratore. In onore dei Santi si tiene a Diso (LE) una festa che ogni anno coinvolge numerosi visitatori. Nonostante lo spostamento del giorno a loro dedicato, Diso festeggia i due Santi il 1° maggio. Tradizionalmente il 30 aprile vengono accese le celebri luminarie, mentre il giorno seguente si tiene una solenne processione a cui segue il Festival dei fuochi pirotecnici.



I Santi Filippo e Giacomo sono patroni di Monterotondo, Frascati, Giussano, Carovigno, Cornaredo, Gavardo, Lanuvio, Peio, Cortina d’Ampezzo e altre città. Tra le città citate Monterotondo è una delle più popolose con più di 40mila abitanti. Monterotondo fa parte della città metropolitana di Roma ed è conosciuta per essere tra le città decorate con la medaglia d’argento al Valor militare per la resistenza della sua popolazione durante la seconda guerra mondiale. La città dista circa 25 km da Roma e sorge tra la Nomentana e la Salaria, due delle vie consolari più antiche del Lazio.



Santi Filippo e Giacomo Apostoli, la loro vita

San Filippo, originario di Betsaida come Pietro e Andrea, era già discepolo di Giovanni Il Battista e venne chiamato sin da subito da Gesù tra i suoi discepoli all’inizio della missione. Era presente in occasione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ed era con Gesù anche durante l’ultima cena. Dopo la Pentecoste fondò una comunità di cristiani nella regione della Scizia. Successivamente si spostò in Frigia dove morì crocifisso a testa in giù a 84 anni. Di San Giacomo si sa che era figlio di Alfeo e di Maria, venne chiamato Giacomo “il Minore” per distinguerlo da Giacomo il Maggiore. Secondo alcune fonti Giacomo sarebbe cugino di Gesù poiché il padre Alfeo era il fratello di San Giuseppe. Anche il fratello di Giacomo, Giuda Taddeo, fece parte dei dodici apostoli di Gesù. Succedette a Giacomo il Maggiore alla guida della Chiesa di Gerusalemme che guidò per trent’anni e fu autore anche delle prime Lettere “cattoliche” del Nuovo Testamento. Morì da martire, probabilmente per lapidazione, tra il 62 e il 66. Entrambi hanno dunque fatto parte dei dodici apostoli di Gesù, hanno vissuto con Lui ed entrambi, dopo la morte di Cristo e hanno intrapreso l’attività di evangelizzazione che li ha portati al martirio. Sono sepolti nella Basilica dei SS. XII Apostoli a Roma, inizialmente dedicata solo a loro due.



Video, la loro storia