Il 3 maggio si celebrano solennemente i Ss Filippo e Giacomo. I resti dei due sono oggi conservati nella bellissima Basilica dei Santi XII Apostoli di Roma, sulla cui facciata neoclassica spicca proprio la balaustra decorato dalle imponenti statue dei discepoli e del Cristo. All’interno sono anche custodite pregevoli opere d’arte del Canova, tra cui il monumento funebre di papa Clemente XIV. I Ss Filippo e Giacomo sono patroni di molte città italiane, da Carovigno a Nemi, fino a Cortina d’Ampezzo e Diso, in Salento, dove il 3 maggio va in scena un vero e proprio Festival dei fuochi d’artificio.
Uno dei borghi di cui i Ss Filippo e Giacomo sono patroni è Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Sorge nella Conca d’Ampezzo, nel cuore dell’Alta Valle del Boite ed è incastonata tra alcune delle più belle vette dolomitiche, ossia il Monte Cristallo e le Tofane. Il cuore di Cortina d’Ampezzo è Corso Italia perché qui si concentrano locali alla moda e boutique di lusso, ma non solo: vi si affaccia infatti la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, il cui campanile ottocentesco è uno dei simboli della cittadina ampezzana, con il suo luccicante rivestimento in foglie dorate e il carillon in cima. Da vedere anche il “Museo Paleontologico Rinaldo Zardini”, dove sono custoditi fossili risalenti all’epoca triassica rinvenuti nei monti circostanti.
Ss Filippo e Giacomo, la vita
Leggiamo qualcosa di più della vita dei Ss Filippo e Giacomo. San Filippo è nato in una cittadina sulle rive del lago Genesaret, di nome Betsaida e si è sempre distinto per essere un uomo di profonda fede, che leggeva le Sacre Scritture in attesa del Messia. Della sua venuta lo informò l’amico Natanaele e Filippo subito si mise sulle sue tracce, incontrandolo sulla via di ritorno dal fiume Giordano. Gesù lo invitò a far parte del suo seguito e Filippo lo adorò con immensa fede e amore. La figura di questo discepolo è legata anche alla moltiplicazione dei pesci e dei pani per opera del Cristo, proprio quando Filippo gli domandò come avrebbero fatto a sfamare tutta la gente che aveva seguito il Messia nelle sue peregrinazioni di città in città.
Con la morte di Gesù, Filippo si mise in viaggio per diffondere la parola di Dio prima in Scizia e poi in Frigia: molte furono le conversioni e tanto fu l’odio che attirò su di sè. Probabilmente nella città di Ierapoli, Filippo fu catturato e crocifisso ultra ottantenne. Le sue spoglie sono oggi conservate accanto a quelle di San Giacomo il Minore, anch’esso festeggiato il 3 maggio: Giacomo era figlio di Maria e Alleo ed è citato solo dagli Atti degli Apostoli. Sin da giovane osserva i rigidi dettami del Nazireato, pregando, leggendo il Breviario ed evitando di mangiare carne e bere vino. Dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, Giacomo ricopre il ruolo di Vescovo della città di Gerusalemme, fondando una comunità di cristiani della cui esistenza informa anche San Pietro. Giacomo darà un contributo essenziale al Concilio di Gerusalemme, indicando le giuste regole di convivenza tra i nuovi cristiani, di provenienza pagana e giudaica. Molte furono le conversioni che operò Giacomo e, come fu per Filippo, questo gli costò la morte: si dice sia stato scaraventato da un terrazzo mentre pregava e poi ucciso con un colpo in testa, mentre secondo lo storico Eusebio è morto per lapidazione.
Gli altri Beati di oggi
Il 3 maggio sono celebrati anche i Santi Conclaedo, Alessandro I, Etelvino, Giovenale di Narni, Pietro di Argo, Teodosio di Pecersk, Viola e i beati Zaccaria, Maria Leonia Paradis, Emilia Bicchieri e Arnaldo de Rossinol.