il 2 giugno di ogni anno, nel calendario martirologio romano vengono celebrati e ricordati i Santi Marcellino e Pietro, rispetivamente presbitero ed esorcista ed entrambi martiri a Roma nell’anno 304, durante l’ultima grande mattanza delle persecuzioni contro i cristiani, ordinata dall’imperatore romano Diocleziano, prima della clemenza di Costantino.



La storia straziante dei due martiri

Non si hanno notizie certe circa la loro nascita e la loro estrazione sociale ma è possibile avere delle sporadiche informazioni facendo riferimento alla passio scritta da Papa Damaso I, tra il 366 e 384 dopo Cristo, il periodo in cui è stato Pontefice. Secondo la ricostruzione, dopo essere stati catturati dai soldati romani, i due Santi vennero portati in un luogo conosciuto con il nome di Selva Nera che, secondo le ricostruzioni storiche, dovrebbe corrispondere ad una zona della via Cornelia. In questo territorio, i due vennero sottoposti prima a delle torture affinché abiurassero la loro fede Cristiana, furono costretti a scavare le soro stesse fosse e poi vennero decapitati.



Le loro spoglie sono state poi recuperate e ricomposte dalla matrona Lucilla la quale si occupò anche di una sepoltura nelle catacombe Ad DUos Lauros, nell’attuale quartiere Torpignattara. Facendo riferimento ad altri testi scritti da esponenti del Cristianesimo, sembra che la storia dei Santi Marcellino e Pietro sia anche legata ad altri Santi Martiri come Paolina, Candida e Artemio, i quali vennero da loro due convertiti alla religione cristiana e anche battezzati.

Il culto

Il culto dei Santi Marcellino e Pietro è iniziato sin da subito con Papa Silicio, verso la fine del Trecento, che decise di far costruire una basilica proprio nel luogo in cui sono stati sepolti. La basilica è stata dedicata al loro ricordo e tra l’altro nel corso dei secoli è diventata anche sede di titolo cardinalizio. Ci sono poi anche diverse storie legate alle reliquie che secondo alcuni storici sono state inviate in Francia da Papa Gregorio IV, verso la fine dell’Ottocento, per essere depositate poi presso l’abbazia di Seligenstadt sul Meno (città di cui sono Santi Patroni), in Germania, da Eginardo, consigliere di Carlo Magno.



Fu proprio Eginardo a scrivere De Translatione et miraculis sanctorum Marcellini et Petri, in memoria dei due martiri. Attualmente un frammento osseo di San Marcellino È presente nella chiesa di San Giovanni Battista a Monteodorisio in Abruzzo.

Le celebrazioni dei Santi Marcellino e Pietro

Intorno al 2 giugno, la data in cui si ricordano i Santi Marcellino e Pietro, presso le catacombe situate in via Casilina a Roma, si celebrano i martiri patroni nella storica chiesa dei Santi. In quei giorni le catacombe sono aperte al pubblico ed è possibile visitare la straordinaria pinacoteca sotterranea dell’arte romana e paleo-cristiana. I martiri Marcellino e Pietro sono patroni di Seligenstad, cittadina situata nel Land dell’Assia in Germania.

Gli altri Santi del giorno

Oltre ai Martiri Santi Marcellino e Pietro, gli altri Santi del 2 giugno sono: San Potino che è stato vescovo di Lione, Santa Blandina, Sant’Erasmo che ha vestito i panni del vescovo di Antiochia, Sant’Eugenio I Papa e c i sono inoltre San Niceforo, San Guido, il Beato Sadoc, san Nicola e San Domenico Ninh.