Il santo del giorno di oggi, 29 giugno, sono due, e precisamente Pietro e Paolo, i patroni di Roma. Per l’occasione, come da tradizione, il Papa ha celebrato la messa in Vaticano, in cui ha lanciato un monito ai fedeli: «Gesù cerca testimoni, che ogni giorno gli dicono: ‘Signore, tu sei la mia vita’. No ai cristiani da copertina o di statistiche. Davanti a questi testimoni – ha proseguito Bergoglio – chiediamoci: ‘Io rinnovo ogni giorno l’incontro con Gesù?’. Magari siamo dei curiosi di Gesù, ci interessiamo di cose di Chiesa o di notizie religiose. Apriamo siti e giornali e parliamo di cose sacre. Ma così si resta al che cosa dice la gente, ai sondaggi, al passato. A Gesù interessa poco. Egli non vuole reporter dello spirito, tanto meno cristiani da copertina o di statistiche». Al termine della celebrazione nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco si è rivolto poi nuovamente ai fedeli per l’Angelus odierno: «In questa festa dei patroni principali di Roma auguro ogni bene ai romani e a quanti vivono in questa città. Esorto tutti a reagire con senso civico dinanzi ai problemi della società». Bergoglio ha parlato anche dell’accoglienza, alla luce del noto caso della Sea Watch 3: «Chiediamo occhi che sappiano vedere in essa fratelli e sorelle, un cuore che sappia accogliere gli altri con l’amore tenero che Gesù ha per noi. E chiediamo la forza di pregare per chi non la pensa come noi: pregare e amare, non sparlare, magari alle spalle». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANTO DEL GIORNO, PIETRO E PAOLO
Santa Messa del Papa stamane in Vaticano in occasione della festa di San Paolo e di San Pietro. Oggi, 29 giugno, si celebrano infatti i due patroni di Roma, e citando il loro esempio, il Santo Padre si è rivolto così ai fedeli presenti: «Chiediamoci: ‘Io rinnovo ogni giorno l’incontro con Gesù? Magari siamo dei curiosi di Gesù, ci interessiamo di cose di Chiesa o di notizie religiose. Apriamo siti e giornali e parliamo di cose sacre. Ma così si resta al che cosa dice la gente, ai sondaggi, al passato. A Gesù interessa poco. Egli non vuole reporter dello spirito, tanto meno cristiani da copertina. Egli cerca testimoni, che ogni giorno Gli dicono: ‘Signore, tu sei la mia vita’». Papa Francesco, prima dell’inizio della messa, ha benedetto i Palli (una sorta di sciarpa) destinati agli arcivescovi Metropoliti nominati nel corso dell’anno. Il Pallio è stato quindi imposto ad ogni arcivescovo e dopo di che il Papa ha presieduto la celebrazione eucaristica con i cardinali, con gli arcivescovi Metropoliti e con i vescovi sacerdoti. Presente, come da tradizione per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo, anche una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SAN PIETRO E PAOLO: LE PAROLE DEL PAPA
Papa Francesco celebra i santi Pietro e Paolo nella Basilica Vaticana e invita i fedeli a seguire il loro esempio:”Gli Apostoli stanno davanti a noi come testimoni. Non si sono mai stancati di annunciare, di vivere in missione, in cammino, dalla terra di Gesù fino a Roma. Qui lo hanno testimoniato sino alla fine, dando la vita come martiri. Se andiamo alle radici della loro testimonianza, li scopriamo testimoni di vita, testimoni di perdono e testimoni di Gesù“. Secondo il Pontefice, come riportato da Avvenire, i due patroni di Roma “sono testimoni di vita eppure le loro vite non sono state pulite e lineari. Entrambi erano di indole molto religiosa: Pietro discepolo della prima ora, Paolo persino ‘accanito nel sostenere le tradizioni dei padri’. Ma fecero sbagli enormi: Pietro arrivò a rinnegare il Signore, Paolo a perseguitare la Chiesa di Dio. Tutti e due furono messi a nudo dalle domande di Gesù” che “li chiamò per nome e cambiò la loro vita. E dopo tutte queste avventure si fidò di loro, di due peccatori pentiti. Potremmo chiederci: perché il Signore non ci ha dato due testimoni integerrimi, dalla fedina pulita, dalla vita immacolata? Perché Pietro, quando c’era Giovanni? Perché Paolo e non Barnaba? C’è un grande insegnamento in questo: il punto di partenza della vita cristiana non è l’essere degni; con quelli che si credevano bravi il Signore ha potuto fare ben poco. Quando ci riteniamo migliori degli altri è l’inizio della fine. Il Signore non compie prodigi con chi si crede giusto, ma con chi sa di essere bisognoso. Non è attratto dalla nostra bravura, non è per questo che ci ama. Egli ci ama così come siamo e cerca gente che non basta a sé stessa, ma è disposta ad aprirgli il cuore. Pietro e Paolo sono stati così, trasparenti davanti a Dio. Hanno compreso che la santità non sta nell’innalzarsi, ma nell’abbassarsi: non è una scalata in classifica, ma l’affidare ogni giorno la propria povertà al Signore, che compie grandi cose con gli umili. Qual è stato il segreto che li ha fatti andare avanti nelle debolezze? Il perdono del Signore“. (agg. di Dario D’angelo)
I PROVERBI
Oggi, 29 giugno 2019, si festeggiano san Pietro e san Paolo. I due patroni di Roma sono legati a numerosi proverbi che nel corso dei secoli si sono tramandati. Immancabili quelli legati alle previsioni meteorologiche, come ad esempio “Se piove a San Paolo e Piero piove par on ano intìero”, che tradotto significa, “Se piove a san Paolo e san Pietro, piove per un anno intero”. Sempre sul tema clima è un altro proverbio che vogliamo proporvi: “Se il giorno di san Paolo è sereno/ godrem l’annata e l’abbondanza in seno;/ma se fa freddo guerra avremo ria/ e se nevica o piova carestia”, un proverbio che spiega come il giorno di Santi Pietro e Paolo sereno, porta abbondanza per tutto l’anno, ma in caso di freddo, sarà un’annata di guerra: trattasi ovviamente di un detto molto antico, difficilmente attualizzabile. E ancora, “San Paolo e Pietro piovosi, per 30 giorni sono dannosi”, e ci viene un po’ il sorriso al pensiero del clima torrido di questi giorni in tutta Italia, con i romani che forse preferirebbero la pioggia, con il rischio di 30 giorni “dannosi”. Infine, sempre rimanendo sullo stesso argomento: “I temporali di San Pietro fanno tremare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SAN PIETRO E PAOLO
Il 29 giugno si festeggiano i Santi Pietro e Paolo, pilastri della chiesa cattolica che anche se provenienti da realtà culturali opposte, hanno dimostrato nella loro vita l’amore e la devozione verso Gesù. Le storie di questi due Santi sono parallele e molto diverse, ma accomunate da un unico legame indissolubile che è l’amore per Gesù e la devozione verso la chiesa.
Pietro nasce a Betsaisa in Galilea. Viene ricordato non solo per essere stato il primo Papa del mondo cristiano, ma anche perché fu uno dei primi a riconoscere in Gesù il salvatore. È uno dei suoi discepoli che trascorrerà al fianco del Cristo ogni attimo fino alla sua morte. Dopo la resurrezione, si allontanò dalla Galilea diffondendo la parola di Dio. Eresse ad Antiochia la prima chiesa Cristina e dopo essere stato arrestato e liberato per intervento divino, si recò a Roma. Qui venne condannato a morte dopo aver predicato l’amore di Gesù e la dottrina del cristianesimo tra il 64 e il 67 d.c sotto l’imperatore Nerone.
La vita di San Paolo invece fu caratterizzata da una fulminea conversione dopo l’apparizione del Salvatore. Paolo nasce a Tarso e dopo la sua circoncisione ricevette il nome di Saulo in onore del primo re di Israele. Come fariseo nei primi anni della sua vita osteggiò i cristiani, perseguendoli in maniera dura e senza pietà. Gesù gli appare in una visione mentre era intento a un inseguimento sulla via per Damasco. Da quel momento la sua vita cambia completamente dedicandola solo all’amore e a diffondere la parole di Cristo. Nei suoi viaggi si recò infine a Roma dove tra il 64 e il 67 incontra anche San Pietro. Qui muore il 29 giugno colpito da una spada.
Le festività che ricordano Santi Pietro e Paolo
Le figure dei due Santi, Pietro e Paolo sono il simbolo di una fede cristiana che agli inizi della sua diffusione ha affrontato enormi difficoltà e persecuzioni, ma che grazie alla forza del credo e allo spirito di questi due uomini è riuscita a diffondersi. Queste due figure vengono ricordate come le fondamenta senza le quali il cristianesimo non sarebbe riuscito a trasferire l’amore nel mondo. Ogni anno il 29 giugno nelle chiese di tutto il mondo si ricordano nella liturgia. In particolare è da evidenziare la festa che si svolge a Roma presso la grande Basilica di San Pietro. La cerimonia inizia con una messa papale in programma alle ore 9.30 la quale può essere seguita sia all’interno della Basilica, per chi è riuscito a procurarsi il biglietto, oppure nella piazza sui mega schermi. Inoltre per commemorare l’evento sogni anno vengono organizzati gare e avvenimenti sportivi e culturali lungo il Tevere. La festa si chiude con un spettacolo pirotecnico che può essere osservato da Piazza del Popolo.
Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma
I Santi Pietro e Paolo sono patroni di Roma. La città eterna ancora oggi affascina milioni di turisti con il suo alternarsi di monumenti imperiali e dalle costruzione imponenti, ma in particolar modo per la presenza, tangibile, di un forte sentimento religioso. Sede dello Stato Pontificio, la città non solo grazie alla costante presenza del Papa è il centro del mondo cattolico, ma lo rispecchia per quel connubio tra sacro e profano che si nota passeggiando tra e sue strade. Templi antichi che vivono le realtà di una fede che ha saputo sradicare le credenza pagane per diffondersi anche con difficoltà all’interno di questa città e in tutto il mondo. Visitare Roma è come tornare indietro nei secoli e poter avere una visione di come si sia sviluppata la nostra cultura sia storica che religiosa.
Santi e Beati del 29 giugno
In questa giornata si festeggiano anche i seguenti Santi e Beati: Beato Ansano Vannucci; Beata Salome di Niederaltaich; Beato Raimondo Lullo; San Siro di Genova; San Trinio e Santa Emma di Gurk.