Ogni 14 giugno nella cattedrale di Soissons viene celebrata una messa solenne per ricordare il martirio dei Santi Valerio e Rufino. I fedeli alla fine della messa pregano al cospetto delle reliquie dei due martiri. Nel cuore della Francia del nord sorge Soissons, una cittadina che faceva parte della Gallia belga, oggi ancora custodisce nella propria cattedrale le reliquie dei martiri SS. Valerio e Rufino. La cittadina, di circa 30 mila abitanti, offre diversi esempi di architettura gotica francesi. Tra questi, in particolare, la Cattedrale dei SS. Gervasio e Protasio che si trova nel centro storico e venne costruita nel XII secolo. Da visitare anche l’Abbazia di San Giovanni delle Vigne, costruita negli anni del Medioevo e poi andata semidistrutta nel 1805. Ancora oggi conserva intatti sia il refettorio e la facciata, che subì un restauro tra il XIII e XIV secolo. Un altro sito d’interesse è l’Abbazia di San Leodegario, che oggi ospita il Museo Archeologico della città.
Santi Valerio e Rufino, la loro vita
Il 14 giugno ricorrono i festeggiamenti di due Santi martiri, Santi Valerio e Rufino. I due Santi vengono rappresentati nell’iconografia tradizionale con la palma che simboleggia il sacrificio del martirio. Sulla loro vita le notizie a disposizione sono poche e gran parte di esse sono da attribuire alla leggenda. Secondo le fonti, i due vissero nel IV secolo d.C. a Soissons, nella Gallia belga, oggi nel territorio della Francia, nel periodo a cavallo tra l’impero di Diocleziano e Massimiano. Lavoravano come magazzinieri, con l’incarico specifico di sorvegliare i granai di Braine, di proprietà dell’impero. Quei granai erano di importanza strategica per l’impero romano perché si trovavano a metà strada sul percorso che collegava Roma alla Gran Bretagna. I due si erano convertiti al cristianesimo ed erano diventati apostoli del Vangelo cercando di convertire le persone che incontravano sul loro cammino alla parola di Dio.
Questa fede fervente attirò però l’attenzione del barbaro Riziovaro, capo di una tribù vicina. Egli si irò per questa condotta e, deciso ad eliminarli, andò a Basoche. Qualcuno però avvisò Rufino e Valerio del pericolo imminente e i due decisero che la scelta migliore era la fuga e quindi andarono a cercare rifugio in una grotta non troppo lontana. Riziovaro li cercò senza demordere e dopo averli trovati decise di decapitarli. I loro corpi senza vita vennero poi buttati nel Vesle, un fiume vicino. Gli storici non conoscono la data esatta della loro morte ma la collocano intorno ai primi anni del IV secolo d.C. Nel 525 si narra che il vescovo S. Lupo, all’epoca vescovo di Soissons, fondò un capitolo di clerici a cui decise di affidare i corpi dei due pii martiri che, tutt’ora, si trovano custoditi nella cattedrale di Soissons.
Altri Santi celebrati il 14 giugno
Tra i Santi che si celebrano il 14 giugno c’è il profeta Sant’Eliseo, i martiri Santi Anastasio, Felice e Digna, il martire San Fiorenzo di Bastia, il martire San Proto di Aquileia e San Marco di Eca.