Il 2024 è un anno bisestile e in tutti gli anni di questo tipo, il 29 febbraio, la Chiesa celebra Sant’Ilario (o Ilaro), 46° vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica. Negli anni regolari, viene festeggiato il giorno 28. Si tratta di una figura importante perché partecipò al Concilio di Efeso, nel 449, dove affermò la centralità della Chiesa di Roma.



La vita di Sant’Ilario: sempre tesa a difendere la Chiesa e a renderla ancora più grande

Sant’Ilario nacque in Sardegna in data ignota. Nel 449 fu mandato con il vescovo di Puteoli, Giulio, come rappresentante di Papa Leone I presso il Secondo Concilio di Efeso.
Qui iniziò una forte battaglia per promuovere i diritti della Chiesa e, proprio per questa sua opposizione contro Flaviano di Costantinopoli, fu perseguitato da Dioscoro di Alessandria, riuscendo a stento ad avere salva la vita.



Questa vicenda è raccontata da Ilario stesso in una lettera inviata all’imperatrice Pulcheria, in cui racconta le sue difficoltà nel raggiungere sia Roma sia Costantinopoli a causa delle azioni di Dioscoro.
Alla morte di Papa Leone I, Ilario fu scelto come suo successore e fu consacrato il 19 novembre 461.

Papa Ilario seguì le orme del suo predecessore e continuò una politica vigorosa, in particolare per quanto riguardava gli affari della Chiesa nelle zone spagnole e si impegnò anche per preservare l’integrità della Chiesa e proteggere la fede cattolica. Nel 466, durante una visita dell’imperatore Antemio, chiese pubblicamente spiegazioni riguardo la condotta del suo favorito, Filoteo, colpevole di frequentare gruppi eretici e pretendendo dall’imperatore il suo impegno nel contrastare questo tipo di condotte nel suo regno.



Sant’Ilario Papa fu inoltre responsabile della costruzione di numerose chiese e altri edifici religiosi e civili in tutta Roma, infatti fu proprio lui a ordinare la costruzione di due celebri battisteri nel Laterano, oltre a fare edificare una cappella in onore della Santa Croce e alcune biblioteche di rilievo presso la Basilica di San Lorenzo.
Sant’Ilario Papa venne a mancare il 29 febbraio 468, dopo poco più di sei anni di pontificato, e sepolto presso la Chiesa di San Lorenzo fuori le mura. Ad oggi alcune delle reliquie sono custodite presso la Basilica della Santissima Vergine Del Carmelo a Mesagne.

La Basilica di San Lorenzo fuori le mura e gli abbellimenti voluti da Sant’Ilario

La Basilica di San Lorenzo fuori le mura (detta anche San Lorenzo al Verano) in cui è ancora oggi sepolto Sant’Ilario Papa, è una delle Sette Chiese di Roma ed è stata edificata nella prima parte extraurbana della via Tiburtina.
La Basilica non ospita però solo Sant’Ilario, bensì anche la tomba di San Lorenzo e le reliquie di altri quatto papi (San Zosimo, San Sisto III, Damaso II e Beato Pio IX), oltre che il defunto politico Alcide De Gasperi.

La Basilica originaria fu realizzata nel IV secolo per ordine dell’imperatore Costantino I e nel corso dei secoli è stata più volte ampliata, fino a diventare l’edificio che è possibile visitare oggi.
La chiesa è curata dai frati cappuccini ed è considerata per tradizione una delle basiliche patriarcali.
Qui ogni anno il 28 o il 29 febbraio, a seconda che l’anno sia bisestile o meno, viene celebrata una Santa Messa Solenne in ricordo di Sant’Ilario a cui partecipano centinaia di fedeli.

Glia altri Santi del giorno

Il 29 febbraio la Chiesa celebra anche: Sant’Augusto Chapdelaine, martire in Cina; Beata Antonia di Firenze, badessa; Sant’ Osvaldo di Worcester, vescovo.