OGGI, 3 GENNAIO, SI FESTEGGIA IL SANTISSIMO NOME DI GESÙ
Il Santissimo Nome di Gesù si ricorda il 3 gennaio con un messa solenne e in particolare nelle chiese erette in suo onore con una precessione. La festività è strettamente connessa con lo spirito di carità cristiana e di assistenza nei confronti dei più deboli e dei poveri, un significato che si è diffuso nei secoli sin dalle sue origini francescane e ha portato alla creazione di un ordine come quello della Compagnia di Gesù che ha utilizzato lo stendardo come suo emblema.
Roma è tra le città che ha un legame particolare con il culto della SS Nome di Gesù, grazie alla presenza di numerose chiese che sono state erette nei secoli in suo onore tra le quali si ricorda la Chiesa del Gesù, tra gli edifici religiosi più maestosi costruiti dalla Compagnia di Gesù.
Una città che affascina per la ricchezza dei monumenti e la presenza di un numero impressionate di chiese, con la possibilità di vivere la storia partendo dall’epoca classica per visitare i successivi secoli attraverso le singole opere architettoniche fino all’epoca moderna.
Santissimo Nome di Gesù, il segno della croce
In onore del Santissimo Nome di Gesù il segno della croce esprime il legame di ogni cristiano con Dio, Gesù e lo Spirito Santo, manifestazioni dell’amore di Dio e del suo nome, un dogma che vede le sue origini con la nascita del cristianesimo e che vede nella festività del Santissimo Nome di Gesù la sua espressione più intensa. Infatti si dalla fondazione della prima chiesa Cristiana è presente una sorta di devozione verso il nome di Gesù, un retaggio che riprende la tradizione romana e greca in cui si dava moltissima importanza al significato dei nomi.
Nel caso di Gesù, questa ricorrenza ricadeva nella data in cui in base a come riportato nella Bibbia dopo 7 giorni dalla sua nascita gli venne attribuito il suo nome con il significato di redentore. Però l’affermarsi del dogma del Santissimo Nome di Gesù si ebbe solo intorno al XIV secolo ad opera di un frate francescano, San Bernardo da Siena, il quale fu tra i primi a iniziare a venerare il Nome di Gesù.
Lo stesso frate al fine di non far dimenticare il culto, decise di creare un simbolo che potesse essere ricordato facilmente e che nei secoli successivi sconsacrerà il dogma. San Bernardo da Siena scelte le tre lettere IHS, disegnandole in un blasone con lo sfondo blu da cui partono 12 raggi dorati. Per alcuni studiosi l’acronimo impiegato indicava le prime lettere del nome greco di Gesù, per altri invece il frate aveva voluto indicare il significato di Gesù Salvatore dell’Uomo. In ogni caso ogni elemento dello stendardo aveva un preciso simbolismo in cui la tematica principale era quella di rappresentare la carità cristiana.
Uno stendardo che ben presto venne utilizzato non solo nelle chiese che adoravano il SS Nome di Gesù, ma anche sui palazzi più imponenti della città o posto sulle facciate delle residenze dei signori del tempo. Grazie all’opera di San Bernardo da Siena nel 1530 papa Clemente VII concesse all’Ordine Francescano di poter venerare il Santissimo Nome di Gesù. Successivamente nel 1721 papa Innocenzo III estesa questa liturgia a tutta la chiesa, stabilendo come giorno il 2 gennaio. La celebrazione venne mantenuta fino al 1970, quando fu soppressa, ma fu successivamente ripristinata da Giovanni Paolo II che stabilì come giorno di consacrazione il 3 gennaio.
Tutti gli altri Santi di oggi
Di seguito elenchiamo gli altri Santi e Beati ricordati il 3 gennaio: San Fiorenzo; San Genoveffa; San Teogene; San Luciano di Lentini; Beato Guglielmo Vives.