Santo Romano, l’avvocato del 17enne che ha sparato: “Parla di legittima difesa”
C’è un video della notte in cui Santo Romano è stato ucciso. Il giovane sarebbe stato colpito da un proiettile sparato da una pistola di un 17enne e nelle immagini si vede il ragazzo accasciarsi a terra. L’avvocato del 17enne che ha sparato, il legale Luca Raviele, racconta: “Mi è stato chiesto cosa avesse dichiarato il mio assistito e ho riferito le mie dichiarazioni. Ho avuto modo di vedere gli atti e ho visto che ci sono elementi a sostegno della sua dinamica, che vanno approfonditi. Non parlo ancora di legittima difesa comunque”.
Come sottolineato ancora dall’avvocato, il 17enne avrebbe dunque spiegato di essersi difeso dall’attacco del gruppo “rivale”, nel quale ci sarebbe stato anche Santo Romano, il ragazzo che ha perso la vita: “Il mio assistito ha dichiarato che era dentro la macchina con il finestrino aperto. Io non parlo ancora di legittima difesa perché questa vicenda è ancora in corso di accertamento ma il mio assistito dice di aver reagito ad un’aggressione e questo trova riscontro nei video”.
Santo Romano, la versione della fidanzata
Simona, la fidanzata di Santo Romano, si trovava con lui a San Sebastiano al Vesuvio la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024. Con loro anche la compagnia di amici. Come raccontato proprio dalla ragazza, un amico avrebbe pestato una scarpa a un 17enne che stava uscendo dall’auto di un amico, facendolo infuriare. Così il ragazzo, il 17enne, avrebbe estratto la pistola e sparato, colpendo Santo Romano. Il fidanzato, dopo che Simona ha sentito uno sparo, ha fatto qualche passo verso di lei e poi si è accasciato a terra, morendo. I genitori del killer 17enne hanno chiesto scusa alla famiglia di Santo Romano: “Noi abbiamo fatto di tutto per nostro figlio, la mamma lo ha fatto richiudere, abbiamo fatto di tutto, ma noi non siamo pregiudicati o assassini, queste cose non le accetto. Se mio figlio ha sbagliato deve pagare” ha dichiarato il papà.