Con la preghiera del Santo Rosario dalla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, Papa Francesco ha chiesto ancora il soccorso di Maria per la liberazione dal Coronavirus. Alla preghiera mariana trasmessa in mondovisione alla vigilia della solennità di Pentecoste si sono collegati i Santuari dai vari Continenti, coinvolgendo le famiglie e rappresentanti di quanti sono stati impegnati e toccati dal virus. Il filo dei grani del Santo Rosario e della preghiera con Papa Francesco dunque oggi ha unito il mondo. Un filo che esprime dolore e angoscia provati in questo tempo, ma pure commozione e speranza, perché si rivolge a Maria, la Madre Celeste che non è mai rimasta indifferente al destino degli uomini. I fedeli cattolici di ogni tempo si sono sempre rivolti a lei “quando l’ombra della morte e del dolore si allungano sull’umanità”.
Al termine della celebrazione il Papa ha salutato in spagnolo in particolare i tanti Santuari collegati dell’America Latina, ringraziando per la vicinanza e auspicando l’accompagnamento della Vergine di Guadalupe. C’erano però davvero tutti i principali Santuari mariani del mondo: da Częstochowa a Fatima, da Nostra Signora di Guadalupe, in Messico, a Lujan, in Argentina, da Pompei a Lourdes, tanto per fare i nomi forse più “famosi”. Oltre al Santo Rosario, sono state recitate anche le due preghiere composte da Papa Francesco per implorare la fine della pandemia. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL ROSARIO COMINCIA
Pochi minuti al Santo Rosario con Papa Francesco in occasione della vigilia della festa di Pentecoste. Ci facciamo allora ancora guidare da quanto ha scritto il Pontefice all’inizio del mese mariano in questo 2020. La preghiera raccomanda di illuminare “le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus” e sia di assistenza per i responsabili delle Nazioni, perché “con saggezza, sollecitudine e generosità” siano di aiuto a “quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà”.
A ciò segue una richiesta a Maria particolarmente cara al Papa, perché tocchi “le coscienze” in modo che le “ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro”. Per tutto questo certamente si pregherà anche oggi: il Santo Rosario recitato da Papa Francesco dalla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani sta ormai per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DUE INVOCAZIONI DI PAPA FRANCESCO ALLA MADONNA
In attesa della recita del Santo Rosario con Papa Francesco alla vigilia di Pentecoste, torniamo ancora brevemente sui “suggerimenti” del Pontefice nella lettera scritta in vista di questo mese di maggio così particolare. Papa Francesco infatti aveva allegato alla lettera anche due preghiere, che invitava a recitare alla fine del Santo Rosario “e che io stesso – assicurava il Pontefice – reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi”.
La prima preghiera era quella rivolta alla Madonna del Divino Amore all’inizio della crisi, mercoledì 11 marzo scorso, in un videomessaggio che precedette la celebrazione della Messa nel Santuario romano presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis per la Giornata di preghiera e digiuno. La seconda preghiera era invece un’intensa invocazione che in qualche punto evoca la Salve Regina, in particolare in quel “volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus”, per poi soffermarsi su tutte le categorie di persone che da tempo soffrono e lottano a vario titolo contro il Covid-19, alle quali Papa Francesco ha spesso rivolto le sue preghiere nelle Messe quotidiane in Casa Santa Marta. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO SUL ROSARIO
Il mese di maggio si sta per chiudere e la recita del Santo Rosario con Papa Francesco ci richiama la lettera che lo stesso Pontefice ha scritto in apertura del mese mariano per esortare i fedeli a pregare il Santo Rosario per la pandemia di Coronavirus. Recitare la corona del Rosario, insieme o personalmente (“a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità”) ma tenendo conto del “segreto per farlo”, che è “la semplicità”. Papa Francesco in questa sua lettera invitava a “contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre – suggerisce il Papa – ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova”.
L’importanza del Santo Rosario va sentita in questa situazione in modo ancora più speciale, ha chiesto Papa Francesco: “Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce”, la preghiera chiede alla Vergine Maria di confortare “quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima” e di sostenere “quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
OGGI SANTO ROSARIO CON PAPA FRANCESCO
Oggi, sabato 30 maggio 2020, ci sarà un Santo Rosario con Papa Francesco in diretta tv e streaming. In occasione della vigilia della grande festa di Pentecoste, infatti, alle ore 17.30 avrà luogo la preghiera mariana per eccellenza dalla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, dove Papa Francesco guiderà il Santo Rosario trasmesso in diretta tv da Rai Uno e Tv2000, canale disponibile al numero 28 del telecomando, mentre lo streaming video sarà garantito anche dal circuito ufficiale vaticano, cioè Vatican Media Live.
Questo appuntamento con il Santo Rosario recitato da Papa Francesco è particolarmente significativo sia perché a ridosso della Pentecoste sia perché arriva a conclusione del mese di maggio, che è il mese mariano per eccellenza dedicato alla Madonna. Quest’anno il Coronavirus ci ha messo purtroppo lo zampino impedendo la recita del Santo Rosario pubblicamente – come fanno moltissime parrocchie – e così gli appuntamenti in diretta tv oppure radio sono stati particolarmente preziosi.
Avevamo cominciato questo strano maggio 2020 con il Santo Rosario dal Santuario di Caravaggio per l’affidamento dell’Italia a Maria, lo concludiamo dunque con la grande festa di Pentecoste, introdotta da un Santo Rosario con Papa Francesco. Sarà dunque l’occasione per pregare in una fase che segna un graduale ma lento ritorno alla “normalità”, un processo che sarà lungo anche per quanto riguarda gli aspetti della vita religiosa – basti pensare alle Messe, che sono tornate con popolo ma con molte misure di cautela.
SANTO ROSARIO CON PAPA FRANCESCO IN DIRETTA: OGGI I MISTERI GAUDIOSI
Oggi, essendo sabato, nella recita del Santo Rosario con Papa Francesco si prevedono i cinque misteri gaudiosi, in seguito all’introduzione nel 2002 per volontà di Giovanni Paolo II dei misteri luminosi al giovedì. Ecco dunque che recitando il Santo Rosario al sabato si medita ora sui cinque misteri gaudiosi, che riguardano tutti l’incarnazione, nascita e prima parte della vita del Signore Gesù, con un ruolo chiave naturalmente di sua madre Maria.
Il primo infatti è l’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria Vergine, in cui si medita in particolare sul “Sì” della Madonna alla volontà di Dio, che ha dato origine alla storia cristiana e alla salvezza voluta dal Padre con l’incarnazione del Figlio. Proseguendo in ordine cronologico negli eventi, ecco che il secondo mistero è la visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta, sua cugina che era a sua volta incinta di San Giovanni Battista, descritta nel Vangelo secondo Luca, che riporta in questa occasione la preghiera del Magnificat.
Nel terzo mistero del Santo Rosario ecco naturalmente la nascita di Gesù a Betlemme, con la quale Dio si è fatto uomo, mentre nel quarosariorto mistero si contemplerà la Presentazione di Gesù al Tempio, 40 giorni dopo la sua nascita, con le profezie di Simeone e Anna e il “Nunc dimittis”. Infine, il quinto e ultimo mistero gaudioso ricorda il ritrovamento di Gesù al Tempio quando aveva 12 anni, l’unico episodio ricordato dai Vangeli della “vita nascosta” di Gesù, prima dell’inizio del suo ministero.