Santo Stefano protomartire viene celebrato dal mondo cristiano il giorno 26 dicembre. Viene definito protomartire in quanto considerato il primo cristiano che ha donato la sua vita per poter diffondere le parole del Vangelo e per poter testimoniare la vita di Gesù Cristo. Santo Stefano, nacque in Grecia nell’anno 5 d.C. e morì lapidato nell’anno 36 d.C. Poco si sa della sua vita, era Ebreo di nascita ma fu convertito da San Pietro al cristianesimo che predicò con molto fervore e con molta sapienza. Fu per questo scelto dagli Apostoli come primo dei sette diaconi che dovevano diffondere nel mondo la parola di Gesù. Stefano attuò questo compito con grande zelo, soprattutto dando conforto alle vedove e agli orfani. A causa di questo suo comportamento attirò l’ira dei Giudei che non sopportavano la sua saggezza e la sua capacità di convertire le persone.



Decisero quindi di sottoporlo a una sorta di processo ma, vedendo ancora una volta dimostrata la superiorità di Stefano, ne decretarono la morte per lapidazione, accusandolo ingiustamente di aver bestemmiato contro Mosè e contro Dio. Il suo martirio è raccontato negli Atti degli Apostoli e in esso si possono intravedere tutte le caratteristiche tipiche del martirio dei Santi: il rifiuto da parte dei Giudei di comprendere la parola di Cristo, le false accuse, la fede incrollabile della persona sottoposta al martirio e la sua consapevolezza di essere accolto tra le braccia di Dio, testimoniata anche delle sue ultime parole, che chiedevano perdono per chi lo stava uccidendo. Alla lapidazione assistette anche Paolo di Tarso, che divenne poi noto come San Paolo, dopo la sua conversione sulla via di Damasco.



Santo Stefano patrono di Biella e Prato

L’emblema di Santo Stefano è rappresentato da due elementi: la palma e le pietre, simbolo della sua morte, e viene rappresentato nell’arte con la veste da diacono. Santo Stefano è il patrono di tantissime città in Italia come a esempio Biella, Prato, Milazzo, Filicudi, Santo Stefano di Sessanio e molte altre ancora. La sua importanza è testimoniata anche dalle molte città che, ancora oggi, portano il suo nome. È anche il patrono dei diaconi e di chi lavora la pietra (come ad esempio i muratori, gli scalpellini e i tagliapietre), inoltre è il protettore di tutte quelle persone che soffrono del cosiddetto mal di pietre (ovvero i calcoli renali). Il giorno di Santo Stefano è anche il giorno in cui si celebra la Festa delle Propaggini a Putignano, in Puglia. Durante questa festa viene allestito un grande palco nella piazza centrale del paese dove si esibiscono gli artisti di strada, dando inizio al Carnevale più lungo del mondo.



Anche in Irlanda il giorno di Santo Stefano si festeggia in modo particolare: vi è infatti la consuetudine di girare di casa in casa suonando canzoni e ballando, portando con sé l’immagine di un uccellino (chiamato scricciolo) che rappresenta l’immagine di Gesù. La scelta della data in cui questa ricorrenza cade non è priva di significato: i giorni successivi al 25 dicembre, nascita di Gesù, sono occupati da quelle persone che sono più vicine al percorso fatto da Cristo stesso e i primi che hanno testimoniato al mondo la loro fede nel cristianesimo. Il 26 dicembre si trova quindi Santo Stefano, il 27 San Giovanni Evangelista, il 28 i Santi Innocenti e così via.

Gli altri Beati di oggi

Il 26 dicembre si festeggiano anche altri santi e beati, ad esempio: Beato Alessandro Sirdani, sacerdote e martire vissuto all’inizio del 1900; Sant’Eutimio di Sardi, vescovo che visse la maggior parte della sua vita in esilio; Beata Agata Phutta, nata in Thailandia e vittima della persecuzione contro i cristiani.