Santo Stefano si celebra il 26 dicembre, la sua vita fu dedicata alla fede e che fu tra le persone più vicine in vita a Gesù. Il Santo infatti fa parte di color che vissero il percorso terreno del figlio di Dio, e fu tra i primi 7 diaconi che affiancarono i 12 apostoli nel difficile compito di diffondere la parola del Salvatore in tutto l’impero Romano. La storia di S. Stefano fino al suo incontro con Gesù è avvolta nella nebbia del tempo, dato che non sono presenti fonti storiche, ma si suppone dal nome, che fosse di provenienza greca, un’ipotesi avvalorata anche dal fatto che in quel tempo Gerusalemme era un luogo di incontro di moltissime culture ed etnie.
Tra i principali luoghi in cui è patrono si può citare il comune di Taurisano in provincia di Lecce, una piccola città che vede le sue origini in epoca romana, e che ebbe un grande sviluppo durante il medioevo e in particolare sotto la dominazione di Federico II e di Manfredi in epoca normanna, grazie alla sua posizione strategica. Infatti Taurisano sorge su una delle poco alture presenti sul tavoliere luogo di transito per coloro che attraversavano il tavoliere. Avvicinandosi al paese si nota subito la conformazione medievale, con case che si sviluppano lungo strette vie, e costruzioni tipiche in pietra calcare leccese. Tra i vicoli del centro si può percepire il retaggio storico e il forte legame con il suo patrono S. Stefano, il cui culto è venerato nella chiesa in suo onore, al centro del Paese, di origine medievale anche se la facciata è stata ricostruita nel 700′. Il culto di S. Stefano si diffuse in tutto il mondo cristiano con forza, collegato alla diffusione delle sue reliquie e alla creazione di numerose chiese in cui furono custodite, che solo in Italia sono quasi 41. In quanto primo martire di cristo il suo ricordo viene festeggiato il 26 dicembre con una messa solenne e con processioni in suo onore. Il Beato è inoltre il protettore dei diaconi, dei muratori e dei taglia pietre e degli ammalati, rappresentato con la veste di diacono e una palma.
Santo Stefano, la storia della sua devozione a Gesù
La storia della devozione di Santo Stefano a Gesù e del suo ruolo di diacono è invece testimoniata all’interno degli Atti degli Apostoli in cui si descrive anche l’episodio che ha portato S. Stefano ad essere il primo martire di Cristo. La data è il 33 o il 34 d.c. un momento di grande tensione tra gli ebrei e i cristiani, dato il numero sempre maggiore di convertiti ad opera degli apostoli e dei diaconi. S. Stefano fu accusato di aver pronunciato parole blasfeme contro Mosè, suscitando l’ira del popolo e venne catturato e portato innanzi a falsi testimoni. Negli Atti degli Apostoli viene riportato il lungo discorso del Santo che fu però inutile. Il popolo spinto dai sacerdoti ebrei iniziò a scagliare pietre contro il santo, portandolo alla morte per lapidazione, anche se non vi fu mai una vera e propria condanna. Il culto non si diffuse subito, ma si dovrà aspettare il 415 quando in base alle leggende vennero trovate le sue reliquie a Gerusalemme, e come testimoniato da Sant’Agostino, subito dopo iniziarlo a verificarsi dei miracoli nei vari luoghi in cui le reliquie venivano portate grazie al loro straordinario poter curativo. Durante il periodo delle crociate, gran parte di esse furono trasferite in Europa con la creazione di numerose basiliche e chiese dedicate al Santo.
Gli altri Beati di oggi
In questa giornata di festa si ricordano anche i seguenti Santi e Beati: San Zenone di Maiuma; San Zosimo; San Dionigi; Sant’Evaristo di Costantinopoli; Beata Cecilia Butsi; Beata Maria Phon; Beato Pagano di Lecco; Beata Viviana Hampai.