A Storie Italiane si tratta il caso dell’ennesimo sedicente Santone, il classico personaggio che promette di guarire le persone, approfittando della loro debolezza soprattutto psichica, e facendosi consegnare grosse somme di denaro. Il santone sardo, finito agli arresti domiciliari come la madre, e definito dalla trasmissione di Rai Uno “Il Guru del Malocchio”, aveva raggiunto un uomo di Selargius, comune in provincia di Cagliari: “I soldi li ho dati sempre alla madre e se non è complice la madre? Mi ha fermato lei, ha fatto tutteo lei…”. E ancora: “Questa signora mi ha visto a Selargius – ha raccontato la vittima, depresso dopo la perdita della moglie – mi ha fermato e mi ha detto che avevo un maleficio. Mi ha detto che aveva fatto un sogno e che aveva visto la Madonna e alle 3:00 del mattino piangeva lacrime e sangue; questo sangue proveniva dai miei figlio; mio figlio mi avrebbe ucciso e mia figlia non poteva vedermi e mi augurava la morte. Mi ha detto che conosceva una persona che avrebbe messo le cose a posto”.
SANTONE DI CAGLIARI, UNA VITTIMA: “NON AVEVO PIU’ SOLDI PER MANGIARE”
A quel punto Linda, così si chiama la madre del santone, ha spiegato alla vittima che gli avrebbe presentato il figlio, Giorgio: “Questo Giorgio era un santone – ha proseguito la vittima nel suo racconto – mi ha fatto telefonare da lui, mi ha fatto fare il segno della croce con un bicchiere d’acqua e poi ha voluto 500 euro che io ho consegnato a questa Linda. Ho dato in totale 1650 euro e i primi 500 euro me li sono fatti lasciare da un amico e sono andato avanti con prestiti”. Quando ha capito l’andazzo e ha tentato di sganciarsi dal santone è stato però minacciato: “Mi ha detto che mi faceva andare fuori strada se li denunciavo e che mi sarebbero successe disgrazie se non davo i soldi, non si parlava più della mia depressione ma solo di soldi”. In collegamento anche un’altra vittima, la signora Marina: “Ci credevo, lei era tranquilla, serena (riferendosi alla madre del santone ndr), ci ho creduto davvero. Mi chiedeva denaro anche se non lo avevo, mi hanno prestato soldi, mio figlio, le finanziarie, indebitata fin sopra i capelli, non avevo nemmeno più i soldi per mangiare, mi ha salvato la polizia che l’ha preso in flagranza, mi sono sentita liberata, prima ero scioccata. Io volevo da subito andare dalla polizia ma non avevo il coraggio perchè mi minacciavano, mi riducevano in polvero, sono arrabbiata perchè non capiscono”.