Santorini è stata spesso teatro di eventi catastrofici nel corso della storia. Nota è stata l’eruzione vulcanica del 1640 a.c, conosciuta anche come “eruzione Minoica”, ritenuto già uno dei più grandi eventi vulcanici accaduti sulla Terra. Devastò in parte l’isola, un tempo chiamata Thera, e spazzò via intere aree comunitarie e agricole sulle isole vicine e sulle coste di Creta. Alcuni attribuiscono addirittura a questa esplosione improvvisa, che ha generato una gigantesca nuvola ardente e uno tsunami importante, la leggenda della città sommersa di Atlantide. Ma a quanto pare, come si apprende da Le Figaro, ne sarebbe accaduto uno di maggiore portata 500 mila anni fa. A rivelarlo è stato alcuni giorni fa un team internazionale di geologi nella rivista Communications Earth & Environment (gruppo Nature).
Si trattò di un’eruzione sottomarina titanica che potrebbe essere la più importante di tutta la storia conosciuta dell’arcipelago ellenico. “Sapevamo che in questa regione c’era stata un’eruzione significativa di cui non conoscevamo né l’età né l’ampiezza esatta“, racconta Tim Druitt, professore di vulcanologia presso il laboratorio ‘magmas e vulcani’, nel consorzio ClerVolc di Clermont-Ferrand, e primo autore di questo nuovo studio. Quest’ultima era visibile infatti attraverso strati di cenere di spessore variabile lasciati su tre isole vicine: Santorini, Christiana e Anafi. È solo facendo importanti perforazioni in questa regione all’inizio del 2023 che i ricercatori ne scoprono l’importanza esatta.
LA PORTATA DELLA CATASTROFICA ERUZIONE SOTTOMARINA A SANTORINI
Da dicembre 2022 a febbraio 2023 il team di ricercatori ha effettuato i propri rilievi nella regione d’interesse ed è riuscito a stimare il volume totale emesso dall’eruzione nella zona di studio. La coltre di cenere rintracciata si estende su almeno 3.000 km² e misura fino a 150 metri di spessore. Questo ha permesso di scoprire che che la colonna eruttiva si era innalzata fino a 50 km di altezza e aveva generato uno tsunami alto 20 metri. Impossibile al momento sapere come l’eruzione sottomarina di Santorini si sia manifestata in superficie, ma probabilmente ha anch’essa generato una colonna di cenere imponente (come indicato dai depositi che sono rimasti sulle isole) e uno tsunami.
Il rischio di assistere a un nuovo evento di questo tipo nel prossimo futuro è fortunatamente estremamente basso. Tuttavia, come hanno spiegato gli esperti, il rischio vulcanico a Santorini non può dirsi nullo, ma la prossima eruzione è stimata non prima di 100-200 mila anni. Del resto uno degli obiettivi principali di questa campagna scientifica è consistito nello studiare in dettaglio il passato per valutare meglio i rischi per il futuro.