Michele Santoro attacca media e stampa e Lucia Annunziata replica piccata. È la sintesi dello scontro andato in scena nella puntata di oggi di “Mezz’ora in più” tra i due giornalisti. Si parlava di vaccini e della mancanza di voci contrarie nei confronti dell’apertura alla vaccinazione per tutti. Dunque, Santoro ha lamentato il fatto che non sia stato dato spazio a voci e opinioni critiche. Ma la conduttrice ha risposto duramente alle sue osservazioni, tanto che alla fine dell’intervista Santoro se ne è andato borbottando con sarcasmo. Ma andiamo con ordine. «Gli scienziati non sono Dio, devono fornirmi i dati per prendere le decisioni», ha dichiarato Santoro. «Ma né tu né io siamo in grado di leggerli», ha replicato Annunziata. «Allora dobbiamo farci governare dagli scienziati? Ci sarà qualcuno che li deve saper leggere». Il rischio per Santoro è che ci sia una “dittatura sanitaria”. «Il rischio per me è mettergli sul piedistallo come se fossero degli dei. Pretendo che mi diano quanti più dati possibile per verificare che le loro teorie siano corrette».
Quando però Annunziata gli ha chiesto se sarebbe stato in grado di leggerli e capirli non ha risposto. «Vuoi criticare la politica, gli scienziati o tutti e due?», ha incalzato la conduttrice. «Voglio che ci sia più democrazia nel mio Paese. Si è assottigliato il dibattito. Non bisogna usare la scienza come se fosse una religione. Gli scienziati hanno fatto il loro lavoro, ma la politica li ha usati», la replica di Santoro.
ANNUNZIATA “IO NON CRITICO I MIEI COLLEGHI”
«Poi se a te stanno bene i telegiornali che non danno spazio a opinioni critiche che ci sono e che corrisponde al 30% dell’opinione pubblica, dimmi tu se questo è normale», ha sbottato Michele Santoro a “Mezz’ora in più”. Visibilmente stupita per lo sfogo del collega, Lucia Annunziata ha ribattuto: «Intanto voglio dirti che io sono giornalista e mi assumo la responsabilità di quello che faccio io, credo che sia ingiusto da parte mia criticare i colleghi. Critica me che sono qui, non i telegiornali». Il giornalista ha poi spiegato che c’è un appiattimento della curva della mortalità “che non toglie niente all’importanza del vaccino”, ignorando che sia proprio il vaccino ad avere un ruolo nella diminuzione della mortalità. Comunque per Santoro ci sono problemi nella campagna vaccinale. «Dobbiamo procedere con intelligenza, proteggendo i soggetti a rischio. Non so se questa corsa al vaccino per tutti sia una cosa giusta». Stupita ancora una volta Lucia Annunziata gli ha chiesto se davvero crede che i fragili non siano stati protetti. «Non vedo rappresentati i critici sulla restrizione della democrazia e delle libertà», ha tirato dritto Santoro. La conduttrice allora lo ha rimproverato: «Quello non dipende dagli scienziati, non confondere. Non passare dagli scienziati alle questioni sociali e politiche, perché sono diverse».
SANTORO SBOTTA “VADO AD ESERCITARE…”
Michele Santoro allora ha spiegato a “Mezz’ora in più” che vorrebbe uno spazio critico con gli scienziati. «Ma scusami Michele, vieni da un incontro in cui io domando a due scienziati che hanno posizioni diverse sulla vaccinazioni degli adolescenti, e mi dici di fare una domanda? Io ci ho passato mezz’ora, scusami se personalizzo. La questione di fondo è che uno fa le domande, ma tu non sei uno scienziato. Allora come avremmo dovuto rappresentare questa cosa? Dammi una tua trasmissione, dammi una scaletta», ha affermato infastidita Lucia Annunziata. Il giornalista è andato avanti parlando di una opinione pubblica scontenta di come i media hanno seguito l’epidemia. «Il 30-35% dell’opinione pubblica non si sente rappresentata». La conduttrice non ha digerito però le critiche: «È abbastanza irritante questo fatto che non eserciti questa professione da tanto tempo e poi vieni e dici “non avete fatto le domande”». Dal canto suo, Michele Santoro non ha preso bene questo appunto: «La esercito nei modi in cui mi è possibile. Io sono giornalista come te, non ho una trasmissione, ma non vuol dire che non sono giornalista». Allora Annunziata lo ha attaccato di nuovo: «Infatti parlo di esercitare, non di non essere giornalista. Io aspetto una lezione da parte tua su questa cosa. Io penso che le domande le abbiamo fatte e le abbiamo fatte tutte. E non so se esiste questo 30%». Lui alla fine se n’è andato borbottando: «Vado ad esercitare».
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