Indagine in corso da parte della procura sulla gara d’appalto da 123 milioni di euro per la gestione dei servizi integrati di sopporto alla persona al Sant’Orsola di Bologna. L’esposto, come spiega Il Resto del Carlino, è stato presentato dalla società Rekeep, arrivata terza alla gara vinta da Coopservice ma poi annullata per conflitto d’interessi (ed assegnata proprio alla bolognese Rekeep). A finire nel registro degli indagati sono stati Marco Storchi, dirigente del Policlinico ed il cognato Roberto Olivi, presidente del cda di Coopservice. Le accuse a loro carico sono abuso d’ufficio e falsità ideologica. A condurre le indagini è la Guardia di Finanza che già nei mesi scorsi aveva eseguito numerose perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e a una acquisizione di documenti nella sede dell’Ausl. Nonostante l’appalto fosse per servizi destinati al Sant’Orsola, questo tipo di bandi viene gestito a livello metropolitano e la documentazione è detenuta dall’Azienda sanitaria locale.
SANT’ORSOLA BOLOGNA, MAXI APPALTO E GARA ANNULLATA: LE INDAGINI
Il progetto di gara fu presentato nel 2017 e a gennaio 2019 è stato reso noto il risultato finale con la vittoria di Coopservice, a netta distanza dalla seconda e terza classificata. La Rekeep, che in passato era stata incaricata dello stesso ruolo, si classificò solo terza. A prendere parte alla gara d’appalto anche L’Operosa. Le due società avrebbero presentato quindi ricorso per una incompatibilità legata a Storchi che, secondo le accuse, non notificò prontamente la parentela con il presidente del cda nonché il fatto di essere stato dipendente di Coopservice dal 1998 al 2004. In realtà, Marco Storchi fece presente queste informazioni nel dicembre 2017 ma il documento non fu protocollato ma prodotto in giudizio solo nell’aprile dello scorso anno. I giudici del Consiglio di Stato, nelle 26 pagine della sentenza hanno interpretato come “riconoscimento ex post sostanzialmente confessorio” dell’incompatibilità il fatto che il Sant’Orsola abbia sostituito il dirigente come direttore dell’esecuzione dell’appalto poco dopo la notifica del ricorso. Intanto le indagini vanno avanti al fine di fare luce sull’intera vicenda.