C’è un luogo che vale la pena di ammirare in questo scampolo di settembre: è il santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, nel comune di Tremezzina. Vi si arriva percorrendo la strada Regina da Como verso Menaggio, il ramo più bello del lago di Como. Arrivati ad Ossuccio si può parcheggiare al campo giochi oppure proprio vicino alla partenza del viale che porta al Santuario. Nel primo caso il parcheggio è agevole ma si allunga la salita. Consiglio una variante.



Andate a Lenno e proseguite fino al campo giochi, dove si svolgono le feste del paese. Lasciate la macchina dove c’è la fonte e poi proseguite a piedi. Lungo la mulattiera che arriva alla Chiesa ci sono 14 cappelle votive. Vi sono rappresentate le scene con i fatti salienti della vita di Gesù e della Madonna, ricordati nei misteri del Rosario. La 15esima tappa è il Santuario stesso. Ci si mette una mezz’ora, la strada è in salita ma piacevole. Ci si può fermare per guardare le scene nelle singole cappelle, oppure il panorama, semplicemente spettacolare: si vede il Golfo dei Poeti di Lenno, Bellagio in lontananza, l’isola Comacina proprio sotto, le Grigne e le montagne circostanti.



Le cappelle sono state realizzate fra il 1635 e il 1730 e sono dei veri capolavori d’arte, realizzate dai maestri intelvesi. Il Santuario ha origini antiche come testimonia una statua della Madonne del 1300. È stato restaurato di recente e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Entrati nel Santuario, sulla sinistra, vicino all’altare, trovate la cappellina con i miracoli attribuiti alla Madonna. Un vecchio frate che alcuni anni fa “vigilava” sul Santuario, mi diceva che la Madonna del Soccorso “aiutava” soprattutto le donne che faticavano ad avere figli. Numerose sono le testimonianze a questo proposito.



Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 18.45. Questo l’orario delle messe: da lunedì a venerdì alle 16, sabato e domenica alle 10.30. Nell’orario invernale (da novembre fino a gennaio) la messa nei giorni feriali è anticipata alla 16. Una gita che si rispetti non può fare a meno di una incursione enogastronomica. Si può mangiare nella trattoria del Santuario oppure avete due scelte. Una è il Cris a Lenno, dove potete gustare del pesce di mare d’eccezione. Avete capito bene, pesce di mare, che settimanalmente arriva nel ristorante. Oppure Il vecchio bacucco di Ossuccio, proprio sotto il Santuario. Qui pesce di lago e pici, assolutamente da provare. Se poi volete portare a casa i missultit, famosissimi agoni in carpione e non, ritornate sulla Regina. A Lenno, davanti alla cartoleria, c’è un negozio che vende le specialità del lago. Vi assicuro: una gita che ricorderete con piacere. Se poi volete saperne di più sulla zona andate a leggere, sempre sul Sussidiario, Tremezzina, piccolo mondo antico.

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