Fabio Dragoni, giornalista del quotidiano “La Verità”, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione di Rai Tre “Cartabianca”, condotta da Bianca Berlinguer e andata in onda nella serata di martedì 8 marzo 2022. Le sanzioni economiche ai danni della Russia parrebbero essere l’unica via per provare a fare desistere Vladimir Putin dai suoi intenti bellici, almeno in base alle valutazioni condotte dall’Occidente, ma l’opinionista non la pensa in questi termini.
Queste sono state le dichiarazioni rilasciate in diretta televisiva da Dragoni: “Non illudiamoci di risolvere qualcosa con le sanzioni, perché in questo momento la Russia ci fornisce la metà del gas che ci serve. Noi possiamo anche cancellarla con un tratto di penna dall’albo dei nostri fornitori, ma non c’è qualcuno pronto a sostituirla. Non c’è una sovraccapacità in tal senso. In questo momento l’energia elettrica in Italia costa dieci volte di più rispetto a marzo dell’anno scorso. Se ci sembravano già care le bollette in quel periodo, figuriamoci ora. Questo non vuol dire che le sanzioni non tocchino Putin, ma gli incassi giornalieri del gas per lui sono triplicati dall’inizio della guerra”.
FABIO DRAGONI: “L’UNICO MODO PER RAGGIUNGERE LA PACE È CHE ZELENSKY SE NE VADA”
Nel prosieguo di “Cartabianca”, Fabio Dragoni ha voluto esplicitare quella che, a suo modo di vedere, è l’unica soluzione per fare sì che la guerra possa cessare e non ampliare i propri confini: “Non scordiamoci mai che qualsiasi autocrate ha sempre una pubblica opinione a cui deve rispondere e prima del conflitto a Putin sarebbe bastato che la NATO stampasse a caratteri cubitali che l’Ucraina non si sarebbe mai unita all’alleanza”.
Ovviamente, com’è noto, “questa cosa non gli è stata data, proprio perché non gli si voleva concedere questo vantaggio, questo regalo. Ora cosa si può fare? Si può solo togliere la presidenza dell’Ucraina a Volodymyr Zelensky. L’unica condizione percorribile per raggiungere la pace è che Zelensky se ne vada da Kiev”.