Sanzioni Russia inefficaci? L’amara ammissione della ministra tedesca Baerbock: “Non stanno avendo effetto”

“Le sanzioni a Mosca non stanno avendo effetti”. E’ l’amara presa di coscienza da parte della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, le cui parole non sono di certo passate inosservate agli addetti ai lavori. Infatti, lo scorso anno, l’auspicio dell’Unione Europea era di rendere la vita impossibile a Putin, attraverso le sanzioni, costringendolo a tornare sui suoi passi. Dunque Bruxelles, oggi, ha un problema. Le parole di Annalena Baerbock evidenziano, ancora una volta, tutti i nodi di un conflitto estremamente complesso e ancora lontano dalla parola fine.



“In generale le sanzioni economiche dovrebbero avere un effetto sull’economia. Ma non è così”, ha scritto il Deutsche Welle rifacendosi alle parole della ministra Baerbock, che appunto ha preso atto dell’inefficacia delle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia per l’aggressione all’Ucraina. “Abbiamo imparato che non è possibile porre fine alla guerra attraverso soluzioni razionali, misure razionali concordate dai governi civili”, ha commentato ancora la ministra, ridimensionando decisamente i toni rispetto alle fragili sicurezze di alcuni mesi prima.



Le certezze dell’UE si sono sgretolate nel giro di pochi mesi

L’Unione Europea, infatti, era convinta di poter invertire la tendenza con le sanzioni a Mosca. L’ex premier Enrico Letta, tanto per fare un esempio, aveva preventivato “l’economia russa al collasso nel giro di qualche giorno”. Sempre Letta, disse che era importante tenere duro e di “far sì che ci sia il tempo perché le sanzioni facciano il loro corso”. Non era il solo, ovviamente, l’ex premier. Il 24 febbraio anche la Von der Leyen aveva spiegato che l’UE avrebbe reso al Cremlino “impossibile continuare con la sua azione”, grazie all’introduzione di “un pacchetto di sanzioni massicce e mirate. Sanzioni finanziarie molto dure, che avranno un impatto molto pesante sull’economia russa e andranno a sopprimere la crescita della Russia”.



Evidentemente qualcosa è andata storto e l’ammissione di Annalena Baerbock ne è la prova. In realtà, prima di lei, anche la ministra delle Finanze svedese Elisabeth Svantesson, aveva mostrato scetticismo per quanto concerne l’utilità delle sanzioni inflitte alla Russia: “Credo che dobbiamo essere onesti. Sappiamo che le sanzioni alla Russia hanno degli effetti, ma non sappiamo esattamente quali essi siano”.