Eugenio Mazzarella, professore emerito di Filosofia Teoretica all’Università di Napoli, è intervenuto ai microfoni di “TgCom 24” nella giornata di ieri, lunedì 17 ottobre 2022. L’esperto, insieme ad altri intellettuali del panorama italiano, ha firmato un appello alla pace in 6 punti, dal titolo “Un negoziato credibile per fermare la guerra”. Una proposta nata “dalla chiara consapevolezza che siamo sull’orlo del baratro per come si sta mettendo la situazione – ha asserito il diretto interessato –. Ormai si è sdoganato il discorso sulla guerra nucleare e credo che sia retorica parlare di atomica tattica. Dobbiamo essere realisti e mettere da parte la convinzione da entrambe le parti che qualcuno possa vincere la guerra in termini convenzionali”.



Mazzarella ha aggiunto altresì che “se abbiamo ancora un po’ di cervello, è impensabile l’escalation nucleare in questo conflitto. Quindi, bisogna fornire una piattaforma credibile di raccordo, che possa tenere entrambe le parti in un armistizio e poi in un eventuale processo di pace. La nostra è anche una proposta al governo italiano di farsi carico di tornare ad avere un margine anche ideativo di proposta”.



EUGENIO MAZZARELLA: “SERVE EFFETTUARE UN PIANO DI RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA”

Nel prosieguo del suo intervento davanti alle telecamere di Mediaset, il professore emerito Eugenio Mazzarella ha indicato i punti chiave individuati da lui e dagli altri intellettuali che hanno sottoscritto il documento per addivenire alla pace: “In primis, la neutralità dell’Ucraina, che potrà entrare nell’Ue, ma farla entrare nella Nato è impossibile. Quei territori sono il cortile di casa dell’imperialismo russo e anche al collasso dell’URSS ci fu di fatto un accordo, anche se non ratificato, che prevedeva che la Nato non si sarebbe estesa su quei territori. Poi, serve un riconoscimento concordato dello status della Crimea, tradizionalmente russa, e riuscire a gestire il problema dell’autonomia delle regioni russofone, come in passato è sempre stato fatto con gli accordi di Minsk, disattesi dall’uno e dall’altro lato”.



Da ultimo, secondo il professor Mazzarella, serve allentare le sanzioni nei confronti della Russia ed effettuare un piano internazionale di ricostruzione dell’Ucraina”.